Sport

Len Trophy: Carisa Savona implacabile, a distanza di un anno è nuovamente finale

Savona. La Rari Nantes Savona, a distanza di un anno, potrà rigiocarsi la conquista del Len Trophy all’atto finale. Nella scorsa primavera i biancorossi si arresero alla Vaterpolo Akademija Kotor; quest’anno andranno all’attacco del Panionios Atene che ha liquidato per 11 – 6 la Honved Groupama Budapest, ribaltando la sconfitta dell’andata.

La squadra francese, che nel suo cammino aveva eliminato, tra le altre, Posillipo e Brixia Leonessa, non ha saputo intimorire più di tanto i ragazzi guidati da Claudio Mistrangelo. Con una prestazione egregia in difesa i savonesi hanno saputo contenere gli attacchi del Marsiglia e solo le tante occasioni sprecate non hanno reso ancor più netto il divario.

La prima palla in mezzo è del Savona e alla prima azione Tomasevic va nel pozzetto, la conclusione di Angelini però è debole. Dopo 1’50” il Savona sblocca il risultato. Il goal è tutto di Astarita: in fase difensiva ruba palla a Marzouki, avanza senza essere contrastato e va al tiro diretto trafiggendo Garsau. La replica locale, con Deni Fiorentini espulso, è un tiro di Basic che Volarevic neutralizza. Nell’azione successiva ci prova Simon ma centra in pieno la traversa. A 4’17” dalla fine del tempo la Carisa raddoppia: Kovacecic commette fallo grave, i locali fanno girar palla e Janovic va al tiro colpendo la trasversale; possesso ancora biancorosso e Lapenna dal centro non perdona. Passano 46″ e il Savona, dopo aver difeso bene, colpisce ancora: è Janovic ad infilare palla in rete. Petar Kovacevic cerca di evitare che la situazione precipiti e chiama a raccolta i suoi. Alla ripresa, però, Giacoppo strappa palla ai francesi; sul cambio di fronte lo stesso numero 4, ben imbeccato da Angelini, spreca a tu per tu con Garsau. La Rari Nantes continua a difendere con i denti ma in una stessa azione subisce due espulsioni, di Astarita e Aicardi, così, dopo 6’24” Bodegas sblocca lo zero dal tabellino ospite. Il Savona ristabilisce immediatamente le distanze con Janovic finalizzando un’azione con l’uomo in più per l’espulsione di Tomasevic, già gravato di due falli. Ad 1″ dalla fine Aicardi, servito da Astarita, mette palla in rete ma è nei due metri pertanto la prima frazione si chiude sul 4 – 1.

L’inizio della seconda frazione riaccende l’entusiasmo dei tifosi gialloblu. Dopo 56″ il Marsiglia conquista un rigore con Camarasa, fermato irregolarmente da Giacoppo. Crousillat lo trasforma. Il Savona non colpisce in superiorità: il tiro di Goran Fiorentini è facile preda per un Garsau che, in questo secondo periodo, conferma tutto il suo valore. La Carisa attraversa un momento di scarsa lucidità in fase d’attacco. Nemmeno con Bodegas fuori gioco i savonesi riescono a infilare la sfera in rete, grazie all’opposizione di un difensore. La percentuale di realizzazione con l’uomo in più cala ancora: con Marzouki nel pozzetto va al tiro Goran Fiorentini e colpisce il palo esterno. Il Marsiglia, in compenso, non è da meno e spreca le proprie azioni d’attacco giocando in maniera tutt’altro che incisiva. E così, per 7′ e 04″, non si segna. A metà gara la Carisa è avanti di 2 reti.

Nel terzo tempo la palla al centro è, come tutte le altre, savonese. Dopo soli 32″ Simon commette il suo secondo fallo grave; poi Camarasa lo raggiunge. Con due uomini in meno la difesa marsigliese resiste strenuamente ai tentativi di Janovic e Lapenna, ma il montenegrino cattura ancora il pallone e porta il punteggio sul 5 – 2. Il Marsiglia pecca ancora di lucidità e, con l’uomo in più per l’espulsione di Astarita, Mennucci sbaglia clamorosamente un assist. A 5’27” dalla fine del terzo il Cercle des Nageurs perde già un uomo per raggiunto limite di falli: Tomasevic. Nonostante ciò il Marsiglia prova a rientrare in gara ma non va oltre una pretenziosa conclusione di Crousillat e un tiro di Mennucci respinto da Volarevic. Il pubblico locale grida al goal quando un pallonetto di Angelini scavalca Garsau ma si spegne sulla linea immaginaria della porta senza varcarla. A 2’23” il numero 8 savonese riesce a prendersi la gioia del goal con una potente staffilata su azione di superiorità. A 1’58”, con Giacoppo nel pozzetto, la squadra ospite riesce a sbloccare la sua astinenza con Camarasa. Ben 13′ e 06″ senza reti, nella pallanuoto un’eternità. Trascorrono 35″ e i fallosi francesi pagano l’espulsione di Basic: Il tiro di Lapenna si stampa sul palo, riprende Janovic a va a bersaglio. Volarevic chiude la porta a Mennucci e il tempo si chiude sul 7 – 3.

In avvio di quarta frazione, conquistato il possesso, Claudio Mistrangelo chiama time-out. La prima azione però vede Angelini sparare sulla traversa. A 6’46” dalla fine la piscina Zanelli esplode per una controfuga che vede Goran Fiorentini involarsi verso la porta, resistere all’inseguimento di Crousillat e beffare Garsau con una palombella. Petar Kovacevic, con la sua squadra sotto di 5 reti, richiama i suoi ma tra i francesi c’è già aria di rassegnazione. Tanto più che alla ripresa del gioco i gialloblu si vedono fischiare un fallo in attacco e nell’azione seguente il tiro di Marzouki sbatte sul palo. A 5’20” Aicardi si esibisce in un gran numero da centroboa e infila alla sinistra del portiere per il 9 a 3, iscrivendo il proprio nome tra i marcatori. Trascorrono 32″ e, appena Smith viene mandato nell’angolo dei cattivi, Tromler va in goal. Lo stillicidio di falli da ambo le parti continua: prima va fuori Lapenna, poi Rizzo, ma il Marsiglia non sa approfittarne. A 2’07” anche Igor Kovacevic viene espulso definitivamente dalla fiscalissima coppia arbitrale. Mistrangelo utilizza il secondo time-out e Giacoppo, dal centro, si eleva e mette palla in rete. C’è spazio anche per Simone Antona che gioca 1′ e 35″ di questa semifinale europea. Dopo soli 27″ deve capitolare al goal di Bodegas in superiorità. C’è ancora tempo per una parata di Volarevic, poi il Savona tiene palla in mano in attesa della sirena che sancisce la meritata vittoria.

Finisce con un 10 a 5 che la dice lunga sull’andamento della partita, con la Rari Nantes apparsa squadra più completa ed incisiva. Ora la speranza del sodalizio savonese è rivolta all’urna. L’auspicio è quello di poter giocare, il 27 aprile, la partita di ritorno nella vasca di casa e non, com’era accaduto lo scorso anno, affrontare il retour match nella piscina avversaria. In ogni caso, che il 13 aprile si debba viaggiare subito in Grecia o meno, questa squadra pare avere tutte le carte in regola per ripetere il trionfo del 2005.

“Questa è una serata che dedichiamo a Francesco e Nicolò e a tutti i tifosi che sono venuti in piscina” ha detto a fine gara Alberto Angelini. “E’ stata una serata molto difficile – ha commentato Claudio Mistrangelo -. A livello psicologico siamo passati da una situazione di grande dolore ad una di gioia in poche ore”.

Il tabellino:
Carisa Rari Nantes Savona – Cercle des Nageurs de Marseille 10 – 5
(Parziali: 4 – 1, 0 – 1, 3 – 1, 3 – 2)
Carisa Rari Nantes Savona: Volarevic, Astarita 1, Fulcheris, Giacoppo 1, Smith, Rizzo, Janovic 4, Angelini 1, Lapenna 1, D. Fiorentini, Aicardi 1, G. Fiorentini 1, Antona. All. Claudio Mistrangelo.
Cercle des Nageurs de Marseille: Garsau, Tomasevic, I. Kovacevic, Mennucci, Tromler 1, T. Simon, Crousillat 1, Marzouki, Vernoux, Bodegas 2, Basic, Camarasa 1, Vander Meulen. All. Petar Kovacevic.
Arbitri: Mario Brguljan (Mne), Nikolaos Stavropoulos (Gre). Delegato Len: Milivoj Bebic (Cro).

Clicca qui per vedere il servizio fotografico.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.