I sindaci di Bormida, Mallare e Pallare: “L’Unione dei Comuni diventerà la Provincia della Valbormida”

Sergio Colombo - sindaco pallare

Valbormida. “Abbiamo forti dubbi e perplessità sulla costituenda Unione dei Comuni della Valbormida pur condividendo lo sforzo per assicurare i servizi già effettuati dalla Comunità Montana e il mantenimento del personale, ci sembra che in nome dei principi di mantenimento dell’unitarietà dell’impianto sia politico che amministrativo si stia decretando l’annientamento dei piccoli Comuni, in spregio ai più elementari principi di democrazia che per scelte del genere dovrebbe vedere coinvolte le popolazioni interessate. A noi sembra che dal basso si stia costruendo un impianto di rappresentatività che neanche a Roma avevano lontanamente pensato di attuare”. A dirlo sono Bruna Cambise, sindaco di Bormida, Piero Giribone, sindaco di Mallare e Sergio Colombo sindaco di Pallare.

“A noi sembra più opportuno arrivare ad una stipulazione di convenzioni per la gestione in forma associata delle funzioni già delegate alla Comunità Montana e rimaste nella competenza dei Comuni. L’inserimento di tali funzioni nelle competenze di una Unione di ben 40 mila abitanti con un’estensione territoriale di circa 534 Kmq va ben oltre il dettato legislativo nazionale che, per i comuni montani, fissa in meno di 3 mila abitanti tali forme di associazionismo” proseguono i sindaci.

“Nella malaugurata ipotesi di un accoglimento di questa proposta da parte della Regione, assisteremo alla scomparsa dei piccoli comuni inferiori a 3 mila abitanti in quanto l’Unione gestirebbe tutti i servizi e deciderebbe sugli interventi da eseguire nei comuni nonché le priorità. Il Comune non disporrebbe nemmeno delle risorse necessarie per intervenire in situazioni di emergenza, in quanto quasi tutte le risorse devono essere trasferite obbligatoriamente all’Unione come i servizi. Il singolo  Comune gestirebbe forse il 30 per cento della parte del bilancio destinata ai servizi generali, sufficiente per tenere aperto uno sportello al pubblico due giorni alla settimana e per mantenere in essere un Consiglio Comunale e una Giunta svuotati da ogni potere decisionale”.

“Ci si chiede poi, i Comuni superiori a 3 mila abitanti gestiranno i loro servizi in forma associata o decideranno sui nostri servizi? Forse per questo caldeggiano in maniera così entusiasta la costituzione dell’Unione, preoccupandosi solamente della sede e non contribuendo ad approfondire questi elementi che, tra l’altro, dovrebbero essere fonte di preoccupazione da parte di quei piccoli comuni che stanno decretando, con pari entusiasmo, la loro scomparsa senza interpellare i cittadini che li hanno eletti. L’Unione diventerà la Provincia della Valbormida, ma non ci avevano detto che le Province dovevano essere eliminate?” concludono Bruna Cambise, Piero Giribone e Sergio Colombo.

Nella foto il sindaco di Pallare, Sergio Colombo.

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