Giovani, dall’uso all’abuso di alcol: se ne parla al teatro Sacco

alcol e giovani

Savona. La cooperativa “Il Faggio”, da trent’anni ormai impegnata nel sociale e nel sanitario e che per questo è attenta all’emergere di nuovi fenomeni o al loro mutamento, ha organizzato presso il Teatro Sacco di Savona domani, venerdì 25 marzo, una giornata di studi dal titolo “Alcol e giovani: un fenomeno in cambiamento”, per analizzare come sia cambiato negli ultimi anni il modello del bere in Italia.

Il consumo di alcol fra i giovani infatti è attualmente un fenomeno preoccupante e in forte incremento a livello internazionale e nazionale. La cultura del bere fra i giovani è passata da un modello di assunzione così detto 2mediterraneo’, con assunzione di vino come parte integrante dei pasti e collegata alla convivialità, ad un modello di tipo ‘anglosassone’, con abuso di birra e superalcolici concentrato in singole occasioni. Le evidenze dimostrano che bere alcolici (birra e superalcolici) fuori pasto è la modalità caratterizzante per le giovani generazioni ed inaspettatamente elevata anche fra i quattordicenni.

In Italia il 74% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni dichiara di aver ecceduto nel bere almeno una volta negli ultimi tre mesi. Inoltre i giovani, pur manifestando buone capacità nell’identificazione dell’alcol come sostanza potenzialmente dannosa per lo stato di salute, dichiarano espressamente di non possedere esperienza e abilità sufficienti per discriminare la dimensione di ‘ambiguità’ delle bevande alcoliche e con essa il limite oltre il quale l’uso si trasforma in abuso. “Anche per questo – dicono dalla Cooperativa “Il Faggio” – è necessario che le istituzioni, la scuola e i genitori siano informati e preparati a fronteggiare questo fenomeno emergente soprattutto per arginare i messaggi che impropriamente in maniera diretta e in maniera indiretta inviano i media, che propongono il consumo di bevande alcoliche associandolo frequentemente a situazioni di divertimento ed a protagonisti con con personalità positive contribuendo a normalizzare la cultura del bere”.

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