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Estorsione, costringeva ragazza con problemi psichici a consegnargli soldi: condannato

Savona Tribunale

Savona. Approfittando del suo stato di deficienza psichica e fisica, si era finto suo amico e l’aveva convinta a prelevare dallo sportello bancomat facendosi consegnare, in tutto, duemila euro in contanti. La ragazza, in totale buona fede, non si è accorta che il giovane in realtà voleva solo i suoi soldi ed è stata raggirata. Questa mattina però, il protagonista di questa storia, Cristian Coppola, 29enne savonese, in Tribunale ha patteggiato una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione e 1000 euro di multa per estorsione, violenza e minacce (con l’aggravante di averli compiuti ai danni di una giovane donna con problemi psicologici conosciuta e avvicinata come amica solo per evidenti ragioni di interesse e opportunità). In aula, prima della lettura della sentenza, l’imputato ha chiesto pubblicamente scusa per il suo gesto.

Secondo l’indagine condotta dagli inquirenti, Coppola avrebbe iniziato a chiedere alla ragazza, che vive con i genitori, prima piccole somme in denaro, poi inducendola a effettuare prelievi agli sportelli bancomat. La denuncia ai militari era arrivata dopo una serie di episodi di violenza e minacce ascoltati via telefono anche dai genitori della ragazza. Erano poi cominciate le indagini degli investigatori che oltre al fermo di Cristian Coppola (che mesi fa, insieme ad altri due ragazzi, era stato arrestato dalla polizia con l’accusa di concorso in danneggiamento e in tentativo di furto ai danni di un’edicola di piazza Mameli), avevano portato anche alla denuncia, a piede libero, di un altro savonese che, tra l’altro, era stato tra i suoi complici nel raid in centro.

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