Cronaca

Bandiera Pdl, Vaccarezza replica a Miceli: “Quello di oggi è attacco alla libertà. Il 25 aprile ci sarò”

Angelo Vaccarezza

Loano. La contestazione alla bandiera del Popolo della Libertà, avvenuta questa mattina a Loano, nel corso delle celebrazioni per l’Unità d’Italia, continua a far discutere. Dopo le accuse e le “frecciate” lanciate dal capogruppo del Pd in Regione Nino Miceli, non si fa attendere la replica, decisa, del presidente della Provincia Angelo Vaccarezza.

“Per prima cosa voglio precisare che io non mai detto che non parteciperò alle celebrazioni per il 25 apirle. Sono 23 anni, da quando sono in Giunta a Loano, che svolgo le cerimonie civili per il Comune. Ci sono sempre stato e faccio la stessa cosa in Provincia. Da sempre i partiti del centrosinistra partecipano ad iniziative di questo tipo con le loro bandiere e le ho sempre ritenute un arricchimento. In nessun caso la loro presenza può essere strumentalizzata” dichiara Vaccarezza.

“Questo episodio è una cosa seria ed è un attacco alla libertà – aggiunge il presidente della Provincia -. Mi ricorda qualcosa che in Italia avveniva solo durante un periodo durato 20 anni. Forse Miceli vuole dire che il suo partito può andare dove vuole con le sue bandiere, ma il mio no? Anche questo mi pare un atteggiamento simile a quelli che si vedevano sempre in quel perido durato ventanni. Per questo credo che Miceli farebbe bene a rivedere le sue dichiarazioni e condannare quello che è successo stamattina”.

“Chiedo solo di metterci d’accordo: quello che è permesso al centrosinistra deve essere permesso anche al centrodestra. Io parlerò il 25 aprile come sempre e posso dire che quest’anno oltre ad un rappresentante dell’Anpi, avrò l’onore di ospitare alle celebrazioni anche un rappresentante della Federazione italiana volontari della libertà (FIVL). Questo perché il 25 aprile è una festa di tutti gli italiani, non di pochi” prosegue Vaccarezza.

“Ribadisco che io non ho mai avuto imbarazzo a parlare davanti alle bandiere del Pd o di altri partiti della sinistra: ci possono essere e ci devono essere perché è un arrichimento. A questo punto penso che purtroppo il 25 aprile non ha insegnato a tutti il concetto della libertà. Lo ribadisco il 25 aprile è una festa di tutti gli italiani, quindi anche mia e di Miceli. Arrivati a questo punto però temo che sia più mia che sua”.

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