Albenga, Fionda di Legno alla Gabanelli: “Difficile il giornalismo indipendente”

Albenga. Un cinema teatro Ambra stracolmo di gente per la consegna da parte di Antonio Ricci della “Fionda di Legno alla giornalista di “Report” Milena Gabanelli. Almeno un centinaio le persone rimaste fuori dalla sala accorse per l’atteso evento. Il premio viene assegnato annualmente dai Fieui di Caruggi a chi, nella vita, ha saputo tirare “buone fiondate” contro le speculazioni, i soprusi e le violenze della nostra epoca.

“Sono curiosa e felice di ricevere questo premio, sono qui per questo…”. Così la giornalista Milena Gabanelli ha parlato poco prima di salire sul palco per la premiazione. Subito una battuta sul padrone di casa della manifestazione, Antonio Ricci, e la possibilità di lavorare assieme in un programma, che forse farebbe paura a molti…: “Lavoro in un posto che considero mio, nel senso che sono responsabile del mio programma, non ho mai avuto in mente di lavorare con Antonio Ricci, ma lo stimo molto. Tuttavia lavorando separatamente si possono aggredire gli ostacoli con più forza ed energia, con due punti di vista differenti ma che raggiungono lo stesso risultato…”.

Quanto alle accuse che vengono rivolte a “Report” così si difende la Gabanelli: “Non è vero che le risposte non sono tagliate, dipende dalla loro lunghezza, il senso non viene mai alterato…Mi dicono di essere di parte perchè in Italia non è immaginabile che un giornalista sia completamente indipendente. A seconda della testata per cui si lavora, a seconda del luogo dove si va in onda si viene sempre etichettati…Ma non ci posso fare niente…la Rai è lottizzata e politicizzata…”.

Quanto alle troppe immagini di guerra, secondo alcuni, diffuse in questi giorni per i tumulti in Libia e nel Nord Africa: “I fatti del Mediterraneo meritano una massima attenzione, anche perchè riguardano direttamente l’Italia, è una delle storie più importanti e credo che meriti l’apertura dei telegiornali…Come si fa a dire se tutte le diplomazie dei Paesi si stanno comportando come dovrebbero. E’ naturale auspicare una soluzione pacifica, ma per questo serve un forte intervento della politica e degli stessi Stati…”.

Guarda tutte le foto della premiazione qui

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