Cronaca

Alassio, nuove povertà: Riboldi fa un appello per l’assistenza legale

Comune Alassio

Alassio. “Siamo lasciati soli, nel bisogno, eppure ho sempre voluto bene a questa città. Faccio appello ad un avvocato di cuore che si prenda cura della nostra situazione”. Così l’alassino d’adozione Mario Riboldi, che continua il braccio di ferro con il Comune di Alassio per ottenere un aiuto sociale che lo sostenga nel mantenimento della famiglia: la moglie costretta su una sedia a rotelle dalla sclerosi multipla e una figlia ancora giovane, alla quale è stata diagnosticata l’epilessia.

Ma se Riboldi insiste nel chiedere supporto economico, infermieristico e abitativo (di recente è stato anche in Rai nella trasmissione “In casa di Paola”), il Comune assicura di aver fatto il possibile, erogando aiuti in modalità diverse. L’ex artigiano di Mondovì, però, che è entrato in difficoltà con la chiusura della ditta e la malattia della moglie Caterina, vuole maggiore attenzione e – dice – “soltanto la possibilità di condurre una vita dignitosa”.

Il prossimo 15 aprile è fissato un nuovo incontro tra Riboldi ed il difensore civico regionale impegnato a dirimere la questione. Nel frattempo, l’artigiano ora disoccupato lancia un appello: “Chiedo ad uno studio legale o ad un avvocato che ha a cuore la situazione dei cittadini disagiati di seguire il nostro caso”.

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