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Savona, non c’è pace per gli alunni delle serali: treni soppressi e in 5 restano a piedi

Treno, stazione, ferrovia

Savona. Sembra non esserci davvero pace per gli studenti delle scuole serali dell’Itis di Savona. Non bastava aver corso il rischio che, a causa dei tagli alla scuola, per loro la campanella non suonasse più, adesso a remare contro gli studenti “notturni” ci si mette anche Trenitalia. Dal primo di febbraio infatti l’azienda del trasporto ferroviario ha soppresso i treni locali che partivano dalla stazione di Savona dopo le 22,30. Una decisione che ha provocato notevoli disagi per cinque allievi “pendolari” del corso serale Itis che, se vogliono tornare a casa, si vedono costretti a lasciare in anticipo l’aula.

L’ultimo treno “utile” per il rientro a casa è quello delle 22,06: per prenderlo gli studenti, che arrivano da Cogoleto, devono rinunciare ad oltre un ora e mezza di lezione. L’unica altra soluzione possibile è quella di aspettare il treno successivo che parte alle 4,36. Un’opzione non certo “comoda” per degli studenti che finiscono le lezioni intorno alla mezzanotte e che il mattino seguente devono anche andare a lavorare.

“L’anno scorso – spiega Matteo, uno degli studenti rimasto a piedi, – potevamo contare sul treno delle 23,10. Perdevamo comunque l’ultima ora di lezione ma era una soluzione accettabile. Dal primo di febbraio, da quando Trenitalia ha soppresso questo convoglio, siamo costretti a prendere quello delle 22,06 e così facendo perdiamo quasi due ore di lezione. Un disagio notevole”.

“L’unica soluzione è recuperare gli appunti dai nostri compagni e cercare di colmare così il vuoto. Quello che ci fa rabbia è che noi, a differenza di molti studenti del diurno, abbiamo davvero voglia di studiare e di prendere un titolo. Sembra incredibile che delle persone che vogliono studiare debbano incontrare delle difficoltà del genere” conclude lo studente dell’Itis.

Di sicuro i pendolari liguri, che da molti mesi ormai sono in stato di agitazione contro i disservizi e le riduzioni di convogli di Trenitalia, hanno trovato cinque nuovi alleati che sono pronti ad alzare la voce per rivendicare il loro diritto allo studio. Certo che questo problema, dopo aver vinto la guerra con l’Ufficio Scolastico che voleva cancellare i corsi serali, ha davvero il sapore della beffa. Visto il precedente c’è da credere che gli alunni “serali” savonesi non si arrenderanno facilmente.

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