Progetto Renzino Astengo: 1500 studenti istruiti su emergenza e primo soccorso

Savona. Enti, istituzioni, privati e, soprattutto cittadini, hanno fatto il punto sulla situazione sul progetto Renzino Astengo, partito nel 2009 dopo la tragica scomparsa del giovane savonese, stamane nella Sala Rossa di Palazzo Sisto. Tra i protagonisti della fase operativa gli studenti delle scuole superiori che, insieme ai loro insegnanti, hanno seguito lezioni specifiche di primo soccorso ed hanno imparato tecniche di rianimazione cardio-polmonare.

Il progetto nasce infatti con l’obiettivo di diffondere tra la cittadinanza, in primo luogo i ragazzi, i cittadini di domani, le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per attivare il sistema di emergenza sanitaria con particolare riferimento alle manovre di primo soccorso. Il risultato auspicato è dotare ogni scuola di un defibrillatore ed avere un docente sempre pronto e preparato al suo utilizzo in caso di necessità.

Nel corso dell’incontro di giovedì avverrà la consegna ufficiale dei defibrillatori, donati in parte della Fondazione De Mari e in parte da privati, agli Istituti scolastici della Provincia che hanno seguito le lezioni teoriche e pratiche impartire dagli operatori del 118, delle Pubbliche assistenze e della Croce rossa. Millecinquecento gli studenti formati sino ad oggi. Ora, si punta a raddoppiare il risultato e raggiungere quota 3000. Per questo il sostegno e la collaborazione sarà quanto mai fondamentale.

I professionisti dell’Asl 2 savonese coinvolti in prima linea: il dott. Amnon Cohen direttore della S.C. Pediatria e Neonatologia di Savona, il dott. Salvatore Esposito, direttore del 118, e il dott. Paolo Bellotti primario della Cardiologia del S. Paolo, si dichiarano soddisfatti. In due anni di lavoro ed impegno hanno sempre raccolto interesse, condivisione ed entusiasmo.

“Il Progetto Lorenzo Astengo è un progetto innovativo nel campo dell’informazione e della prevenzione: la sua riuscita può essere importante per l’intera Provincia di Savona, rendendola protagonista di una operazione nuova e costruttiva, per i giovani e non solo. Ha tutte le potenzialità per essere un esempio da esportare in tutte le scuole della Regione e del nostro Paese se è vero che da più parti e da tempo si chiede alla scuola di farsi promotrice di progetti che insegnino concretamente ai giovani ad essere cittadini preparati anche nel campo della salute” dichiarano i tre direttori.

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