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Banda larga, Vaccarezza precisa: “Problemi ereditati da amministrazione precedente”

vaccarezza

Savona. “Leggendo gli articoli riguardanti la vicenda della banda larga, ho notato una certa enfasi sull’innegabilmente positivo intervento della Regione, a fronte di una malcelata critica all’amministrazione provinciale che, in fondo, il pasticcio l’aveva causato”. Ritorna così il numero uno di Palazzo Nervi, Angelo Vaccarezza, sulla questione banda larga e sull’incontro di ieri presso il Comune di Massimino per la presentazione del progetto regionale di realizzazione della banda larga in tutte le frazioni dei comuni a fallimento di mercato e nelle zone rurali della provincia di Savona.

“Una precisazione ritengo sia dovuta. Sono molto soddisfatto dell’incontro di ieri a Massimino sul tema dell’estensione della banda larga a gran parte dei comuni della provincia, e lo sono perché la mia amministrazione è riuscita a porre rimedio ad una situazione spiacevole causata, è vero, proprio dall’amministrazione provinciale stessa, ma non certo da questa, bensì dalla precedente amministrazione provinciale, quando gli amministratori erano del centro sinistra” osserva Vaccarezza.

“Nel marzo 2007 infatti l’amministrazione di allora – prosegue il presidente della Provincia – approvò le linee guida per la realizzazione dell’infrastruttura di rete a Banda Larga sull’intero territorio provinciale e sempre in quella primavera venne stipulato un protocollo d’intesa tra la Provincia di Savona, i Comuni e le Comunità Montane che aderirono al progetto. Furono stanziati molti fondi (il costo complessivo previsto era di 3 milioni di euro), ma purtroppo il progetto non andò a buon fine poiché l’infrastruttura necessaria fu mal valutata e la società appaltatrice si dimostrò inadempiente ai propri impegni contrattuali fermando i lavori. La mia amministrazione arrivò due anni dopo questi eventi ed affrontò una situazione oramai stagnante, impossibile da sbloccare e dove aprire un contenzioso avrebbe prorogato per anni questo stato di fatto”.

“Ma la banda larga era un’esigenza improrogabile, perciò contattammo la Regione per cercare una soluzione alternativa, atta a far immediatamente aderire i nostri comuni ad un progetto regionale di estensione della Banda larga. Dopo aver avuto precise conferme dal presidente Burlando, che ringrazio per la collaborazione, la nostra amministrazione ha deciso di risolvere consensualmente il contratto che ancora legava noi, ed i comuni che avevano aderito, alla precedente impresa. La nostra azione ha permesso l’immediato svincolo da parte dei comuni interessati, certo rinunciando a reclamare un eventuale risarcimento per i danni procurati dall’azienda inadempiente ai propri impegni, indennizzo che richiedeva comunque una lunga causa civile ed un congelamento dell’attuale situazione. Abbiamo pensato al bene della collettività: dovevamo dare risposte concrete e rapide, non potevamo posporre questo importante servizio ad un lontano domani, così è stato” conclude Vaccarezza.

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