Economia

Agusta Grand, Assoelicotteri: “Incredibile sia usato solo come eliambulanza, convenzione illegittima”

Villanova, elisoccorso: Augusta Westland Grand

Villanova d’Albenga. Anche l’Associazione Elicotteristica Italiana entra nel dibattito sull’elisoccorso ligure e si esprime apertamente sul caso dell’Agusta Grand 109 donato dalla Fondazione Carige alla Regione e abitualmente fermo in un hangar da tre anni.

Così sottolineano i responsabili dell’A.E.I.: “La convenzione della Regione Liguria con i vigili del fuoco di Genova stanzia la presunta cifra di un milione e mezzo di euro all’anno per un servizio di elisoccorso non dedicato e per un solo aeromobile. A questo significativo onere finanziario è da aggiungersi il costo relativo all’attivazione presso l’aeroporto di Villanova d’Albenga di un secondo velivolo dei vigili del fuoco, mezzo che parrebbe utilizzato incredibilmente non per l’elisoccorso, come palesemente previsto dalle necessità operative della Regione, ma in qualità di mera eliambulanza. Certo i cittadini liguri sanno comparare le due situazioni e stabilire quale sia la più economicamente vantaggiosa e meglio si presti alla salvaguardia della loro salute”.

“L’Enac, responsabile per le operazioni di volo nel nostro Paese, ha evidenziato alle pubbliche amministrazioni l’obbligo normativo, per il delicato servizio di elisoccorso, del possesso del certificato di Operatore Aereo, unico titolo che attesta le capacità del vettore. La Regione Liguria, che continua ad avvalersi di una struttura aerea non rispondente ai requisiti richiesti dalle norme nazionali e internazionali, è stata richiamata a conformarsi e la sentenza del Consiglio di Stato del 13 luglio 2010 ha stabilito l’irregolarità dell’affidamento dell’elisoccorso ad una organizzazione che, in tutta evidenza, non possiede le specifiche ed obbligatorie certificazioni richieste” affermano i responsabili di Assoelicotteri.

“Non possiamo quindi non rimanere esterrefatti di fronte alle dichiarazioni dell’assessore ligure Claudio Montaldo – proseguono – che immagina probabilmente pretestuose strategie mirate a favorire l’avvio di servizi di elisoccorso affidati a soggetti privati. Forse l’assessore Montaldo non è stato correttamente informato che la sua struttura si sta avvalendo di un servizio non certificato, sulla cui illegittimità si è già espresso il Consiglio di Stato e che quelli che lui definisce ‘privati’ sono aziende titolari di licenza di trasporto aereo, qualificati per l’esecuzione di un servizio estremamente delicato, che dovrebbe essere affidato con maggiore attenzione per le responsabilità conseguenti”.

“Auspichiamo quindi – concludono i rappresentanti dell’A.E.I. – che questa sia occasione di riflessione per convincere l’assessore ad aprire la strada alla legittimità e ad un vero servizio di elisoccorso che, per sua natura, non ammette deroghe o compromessi”.

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