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Aggredì la compagna, manca il teste: secondo rinvio in 5 giorni per il processo

tribunale Savona

Savona. E’ stato rinviato per la seconda volta in una settimana il processo che vede sul banco degli imputati, in Tribunale a Savona, P.L., il 47enne originario di Cremona che era stato arrestato dalla polizia a Vado Ligure in seguito ad una lite con la sua compagna 67enne. Questa mattina, così come il lunedì appena passato, in aula il giudice avrebbe dovuto sentire come testimone il primario del reparto di psichiatria del San Paolo di Savona, il dottor Antonio Maria Ferro, che lo ha avuto in cura ma, a causa di un nuovo impedimento del medico, il processo è stato rinviato al prossimo 28 febbraio.

Secondo il quadro accusatorio a suo carico, l’imputato, la sera del 15 novembre scorso, avrebbe litigato a bordo di una Fiat 500 con la sua compagna e la discussione, secondo quanto riferito dai testimoni oculari al 113, era poi culminata in una vera e propria aggressione ai danni della donna.

In aula, nella scorsa udienza, uno degli agenti che era intervenuto per bloccare l’uomo aveva riferito che il 47enne aveva le mani intorno al collo della 67enne e che, nonostante i numerosi inviti, non era intenzionato ad interrompere la sua azione. Per questo, aveva riferito il poliziotto, erano dovuti intervenire per fermarlo e lui aveva anche tentato di colpirli con calci e pugni.

Una volta arrivati in Questura la donna aveva comunque deciso di non voler sporgere denuncia contro il compagno e aveva spiegato agli investigatori che l’uomo è affetto da problemi psichici. Per questa ragione la sera del fermo era stato visitato da uno specialista che aveva confermato che il 47enne era in uno stato psicotico particolare.

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