Savona. Assolto perché non imputabile al momento del fatto. Si è chiuso con questo verdetto il processo che vedeva sul banco degli imputati, in Tribunale a Savona, Pierluca Lugarini, il 47enne originario di Cremona che era stato arrestato, il 15 novembre scorso, dalla polizia a Vado Ligure in seguito ad una lite con la sua compagna 67enne. L’uomo, che era assistito dall’avvocato Franco Aglietto, è stato infatti ritenuto totalmente incapace di intendere e volere nel momento in cui aggredì la sua compagna.
Questa mattina in aula il giudice ha ascoltato la testimonianza del primario del reparto di psichiatria del San Paolo di Savona, il dottor Antonio Maria Ferro, che ha avuto in cura l’imputato. Il medico ha spiegato che, ora, il paziente è totalmente “recuperato” e che non è pericoloso socialmente. Il Dottor Ferro ha inoltre spiegato che la sera nella quale litigò con la compagna invece non era capace di intendere e volere. Ragione per la quale il giudice lo ha assolto.
Secondo il quadro accusatorio a suo carico, Lugarini aveva litigato a bordo di una Fiat 500 con la sua compagna e la discussione, secondo quanto riferito dai testimoni oculari al 113, era poi culminata in una vera e propria aggressione ai danni della donna. In aula, in una delle udienze precedenti, uno degli agenti che era intervenuto per bloccare l’uomo aveva riferito che il 47enne aveva le mani intorno al collo della 67enne e che, nonostante i numerosi inviti, non aveva interrotto la sua azione. Per questo, aveva riferito il poliziotto, erano dovuti intervenire per fermarlo e lui aveva anche tentato di colpirli con calci e pugni.
Una volta arrivati in Questura la compagna aveva deciso di non sporgere denuncia contro il compagno e aveva spiegato agli investigatori che lui era affetto da problemi psichici. Per questa ragione la sera del fermo era stato visitato da uno specialista che aveva confermato che il 47enne era in uno stato psicotico particolare.