India. E’ durata circa due ore l’udienza odierna nell’ambito del processo per omicidio a carico dell’albenganese Tomaso Bruno e della torinese Elisabetta Boncompagni, accusati di aver ucciso il loro compagno di viaggio Francesco Montis nel corso di un viaggio in India. In aula oggi è stato nuovamente ascoltato il secondo medico legale che ha redatto il rapporto post mortem sul cadavere del ragazzo di origine sarda.
“L’udienza è stata aggiornata a domani ma dai nostri avvocati abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che l’interrogatorio sta procedendo molto bene” ha detto il padre di Tomaso Euro Bruno.
“I ragazzi sono in salute e hanno assistito in aula all’interrogatorio. Siamo fiduciosi sull’esito del processo in quanto le udienze stanno procedendo a ritmo continuo e i nostri avvocati stanno dando battaglia punto su punto per contestare i referti medici prodotti dai medici legali, facendo leva su basi scientifiche e mediche” prosegue Bruno.
Sull’autopsia della vittima si gioca il punto cruciale di questa complicata vicenda giudiziaria che va avanti dal febbraio scorso. La difesa, insieme ai genitori della vittima, parla di morte naturale in quanto Montis soffriva da tempo di crisi respiratorie. L’accusa invece porta avanti la tesi dell’omicidio per strangolamento. Secondo i legali di Bruno l’autopsia sarebbe stata effettuata in maniera frettolosa e farebbe “acqua da tutte le parti”.
Entro febbraio dovrebbero concludersi gli interrogatori ed entro marzo i genitori attendono fiduciosi la conclusione del processo.