Regione. “In un momento difficile per l’economia in generale, e per l’edilizia in particolare, dove solo in Liguria negli ultimi due anni si sono persi 20.000 posti di lavoro nel comparto dell’edilizia, solo una legge più attenta ai bisogni della gente e più “snella” può garantire un vero salto di qualità e quantità, e quindi più lavoro, per un settore che oggi è asfittico. A sostenerlo è Marco Melgrati Consigliere Regionale Gruppo Pdl.
“I principali detrattori di questa revisione, chi ne osteggia comunque la modifica, per mantenere uno status quo che praticamente non ha avuto effetto sull’economia, cioè l’ultrasinistra radicale di Sinistra Ecologia e Libertà e Federazione della Sinistra, in accordo con Italia Nostra e con Lega Ambiente, continuano a sventolare l’immagine della cementificazione.. Ma come si può parlare di cementificazione se questa è una legge che si rivolge a quello che è già costruito, nell’intento di migliorare, di rendere antisismici edifici a rischio, di al massimo leggermente ampliare case mono e bifamiliari fino a 1000 metri cubi?” prosegue Melgrati.
“Se appunto un passo in avanti è stato fatto, con l’estensione ai condoni in tipologia 1 dei benefici della legge rispetto agli ampliamenti, tesi da noi del Pdl sostenuta con forza, peraltro esclusa non dalla legge ma da una interpretazione capziosa della legge data dalla Giunta Regionale contro il parere degli uffici con circolari emesse e poi fatte obtorto collo rimangiare, sono stati fatti anche numerosi passi indietro. Infatti questa estensione penalizza chi ha denunciato condoni di medio-grandi entità, nonostante che la giurisprudenza consolidata abbia sancito la legittimità, di fronte alla legge, di una costruzione condonata, e la equiparazione a quelle derivate da permessi a costruire o similari. Inoltre, la sottrazione del volume condonato dal premio di ampliamento ne limita di molto il campo di applicabilità e soprattutto gli effetti; sarebbe stato più legittimo escludere le parti condonate dal computo della possibilità di ampliamento, come peraltro recitava la circolare “legittima” emessa dagli uffici regionali, frutto della lettura in italiano della legge, prima dell’intervento “politico” dovuto agli “strali” dell’ultrasinistra e dei verdi, che ha portato ad una nuova circolare frutto di una interpretazione “motu proprio” del Presidente del Consiglio Mino Ronzitti, che peraltro il nostro gruppo consiliare del P.d.L. ha denunciato più volte come illegittima” dice il consigliere regionale.
Spero e mi auspico che i sindacati, che rappresentato gli operai e i dipendenti del settore (20.000 esuberi in Liguria in 2 anni), gli operatori, le imprese, gli artigiani (idraulici, lattonieri, piastrellisti, falegnami, palchettisti, impiantisti ecc…), le Associazioni dei Piccoli Proprietari immobiliari, gli agenti immobiliari, i Sindaci e i Presidenti di Provincia, di destra e di sinistra, possano fare pressing con una operazione di lobbing nei confronti della Giunta e dei consiglieri di maggioranza, soprattutto quelli della sinistra moderata e del centro, per arrivare ad una modifica della legge che veramente sia efficace. Una modifica che possa rimettere in moto l’economia e il lavoro in un settore in grande crisi, come quello dell’edilizia, senza criminalizzazioni o posizioni ideologiche di retroguardia, per non perdere una grande occasione che oggi tutti abbiamo, e affinché la montagna non partorisca il topolino” conclude Melgrati.