Savona. Si stringe il cerchio in merito alla vicenda di Giorgio Frezzati, l’orologiaio investito e ucciso da un auto pirata il mese scorso nel quartiere delle Fornaci di Savona. A distanza di un mese dal tragico incidente di corso Vittorio Veneto (davanti ai bagni Colombo) le indagini della polizia stradale sembrano essere arrivate ad una svolta.
Gli agenti hanno infatti rintracciato il terzo testimone oculare che quella sera aveva chiamato i soccorsi, rintracciato grazie ai tabulati telefonici delle chiamate raccolte dalle due centrali operative. Si tratta di un giovane savonese di 30 anni che ha fornito agli inquirenti alcuni dettagli che potrebbero ricondurre all’uomo che viaggiava in scooter giunto dopo l’impatto cha ha causato la morte dell’orologiaio.
Secondo la testimonianza del ragazzo il motociclista sarebbe un giovane alto circa 1,70 e sarebbe stato definito come un volto noto e quindi molto presumibilmente abitante nel quartiere delle Fornaci.
Da questi particolari la polizia stradale ripartirà per svolgere ulteriori indagini al fine di dare un nome al conducente dell’auto che ha investito e ucciso il savonese.