Politica

Giovani Padani: “Bene ricordare Ghersi. Unità d’Italia? Non c’è una storia comune”

Lega Nord

Savona. Alessio Attilio, responsabile dei Giovani Padani di Savona plaude all’iniziativa dei ragazzi della Consulta Provinciale degli Studenti per l’iniziativa sulla figura di Giuseppina Ghersi e torna sulle dichiarazioni di Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord in Regione, che ha definito quell’evento, per il quale quest’anno ricorre il 150esimo anniversario, un “male” per il Paese.

“Al di là dell’esecrando delitto di una tredicenne innocente che alcuni settori della città di Savona avrebbero voluto tenere nel consueto dimenticatoio, reputo sia necessario far sì che si abbatta questo vergognoso muro della memoria – esordisce il responsabile dei Giovani Padani – Come Giovani Padani abbiamo scelto di non sedere al desco di chi si ammanta di democrazia parlando di libertà per poi dimostrare, nei fatti, la pratica opposta. Simili iniziative possono apparire demagogiche alle sentinelle della memoria a senso unico ma non possono trovare opposizione in chi approfondisce la storia in quanto scienza e non storiella per bambini”.

“L’intervento del capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, Edoardo Rixi, circa le recenti polemiche sulle celebrazioni dell’Unità d’Italia, ha chiarito le posizioni del nostro movimento sulla necessità di revisionare una storia dogmatica che viene somministrata nelle scuole ai giovani fin dalla tenera età. E’ ancora un dramma parlare delle foibe? Dei crimini del comunismo? E’ al pari del vilipendio dire che, anche tra i partigiani, vi furono assassini e ladri? Chi non ha nulla da nascondere non teme nulla. Dire che la città di Savona ha scelto di voltarsi dall’altra parte e non tributare a Giuseppina e molte altre vittime innocenti della barbarie il giusto riconoscimento che spetterebbe loro non equivale a mettere in discussione i valori morali della Resistenza. Parlare ai ragazzi e alle ragazze delle Scuole Medie Guidobono di Legino di ciò che accadde tra le mura del loro istituto non è propaganda politica. Tutto ciò che non è stato fatto appartiene solo ai canoni dell’umanità che ciascuno dovrebbe mostrare davanti all’ingiustizia. Altrimenti come spiegare la diffusione, presso i giovani, di opere quali il Diario di Anna Frank?”.

“Certo, ci sono anche sparuti gruppi di antisemiti che si travestono da antisionisti e che che criticano simili iniziative, vogliamo forse abbassarci ad atteggiamenti della stessa foggia per le vittime innocenti che stanno dall’altra parte? – prosegue Attilio – Spesso si indica la Lega Nord come fautrice di un progetto antinazionale teso a dividere il popolo italiano. E’ forse blasfemia affermare che tale presunto popolo non ha neppure una storia condivisa? Che ancora oggi, a distanza di secoli, si ricorre alle fazioni di marca ghibellina o guelfa? Chi parla di Padania lo fa in ossequio ai cittadini che abitano le nostre zone, alla loro cultura e storia. E’ in virtù di una terra che non ci vergogniamo di onorare e conoscere in tutti suoi aspetti anche a costo di opporci a chi traveste i suoi scopi di omologazione della storia con lo scudo della Resistenza”.

“Savona è una città che si reputa italiana ma che ha relegato al dimenticatoio la nobile figura di Amilcare Salemi, Perlasca obliato che salvò decine di ebrei e trovò la morte in Piazza del Popolo per aver indagato sulla morte di Giuseppina e molti altri casi. Savona, tramite la sua amministrazione, disprezza i propri morti innocenti, non ricorda i servitori dello Stato italiano, dedica vie a Stalingrado forse più per l’assonanza del nome che per il suo vero significato e tutto questo non può che trovarci in forte dissenso. Supporteremo la valida iniziativa dei ragazzi della Consulta perché è intenzione nostra dimostrare che esiste anche un’altra Savona, giovane, libera dai preconcetti e che non ha nulla a che spartire con gli errori del passato”.

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