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Alassio, quarta edizione della “Bottega del racconto”: in scena le “Fate”

Bottega del Racconto Alassio

Alassio. Prosegue nella città del Muretto la quarta edizione della rassegna “La Bottega del racconto”, promossa dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio in collaborazione con l’Associazione Compagnia dei Curiosi, nell’ambito del circuito La Riviera dei Teatri – Provincia di Savona. Domenica, alle ore 16,30, nell’Ex Chiesa Anglicana, andrà in scena “Fate”, una produzione del Teatro Prova di Bergamo.

“La Bottega del racconto offre un nuovo appuntamento domenicale per le famiglie. – dice l’Assessore Monica Zioni – Ritengo importante questa rassegna che unisce due forti valori: offrire stimoli ed emozioni con storie fantastiche e promuovere spazi di condivisione, unendo grandi e piccini attraverso momenti formativi come quelli creati dal teatro. L’invito è quello di spegnere la tv per trascorrere una piacevole domenica in compagnia dei propri figli insieme ad altre famiglie”.

Lo spettacolo, diretto da Silvia Barbieri con Patrizia Geneletti, Giusi Marchesi, Vera Vavassori è la storia di Tinta, Limpia e Opaca, tre fate sospese in un luogo dove non esiste il tempo. La loro occupazione è quella di dipingere prati, far piovere, stendere arcobaleni, accendere le stelle e far venire buio. Tutto giocando, cantando, suonando e ballando. Ciò che le rende più felici è, quando viene la sera, accoccolarsi, stare vicine per ascoltare insieme il profumo e il suono dei pensieri e dei segreti che sono nell’intimo dei bambini: le fate non li hanno mai incontrati e sono curiosissime.

Che cos’è il dentino da latte che un bambino ha messo sotto il cuscino nella speranza di trovare una moneta al suo risveglio? Si scopre così che una delle tre fate, Tinta, conosce molte cose dei bambini: sarà lei, quindi, che salterà la porta magica per incontrarli “davvero”. Sarà un incontro meraviglioso, una relazione attraverso i sensi in cui nasceranno emozioni nuove. Tinta proverà anche una nuova esperienza: si innamorerà e tutto ciò comprometterà la sua condizione di fata libera e immortale, col desiderio (avvertito per la prima volta, perché le fate non desiderano, possono tutto) di mantenere una promessa fatta, tornerà nel suo regno fatato per ritrovarlo un’ultima volta.

Dovrà, infatti, abbandonarlo, rinunciare all’immortalità, all’eterno e perpetuo: non dimenticherà tuttavia la sua giocosa possibilità di creare e inventare; sarà solo un po’ diversa, più “umana” e forse scoprirà altro per essere una mamma magica, proprio come una fata buona. Si segnala che lo spettacolo della Compagnia I Senzatetto in programma il 27 febbraio è stato spostato al 6 marzo p.v.

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