Savona, incontro con Ciancimino: gli organizzatori rispondono a Di Tullio

Massimo Ciancimino

Savona. In risposta alle critiche del Segretario del PD Di Tullio sulla decisione della libreria UBIK di Savona, con la collaborazione dell’associazione “Libera”, di ospitare in una sala pubblica l’incontro con Massimo Ciancimino, arriva la risposta degli organizzatori.

“Va detto che Ciancimino è stato il testimone chiave della cosiddetta `notte´ della Repubblica, dei rapporti tra politica e mafia, della trattativa con lo Stato – si legge in una nota -. E’ stato l’unico a riportare quattro anni fa che la strage di Borsellino e della sua scorta non era soltanto mafiosa, è stato il primo a parlare del coinvolgimento dei servizi segreti, facendo nomi e circostanze. Ora molti iniziano a parlare, tra cui anche ex ministri. Ieri Ciancimino nella replica a Di Tullio, ci ha detto che ‘le mie dichiarazioni hanno fatto tornare la memoria a tante persone’. I suoi fatti sono stati riscontrati con prove oggettive da 3 Procure della Repubblica”.

“In tale contesto, alla libreria UBIK e a ‘Libera’ interessa relativamente la vicenda processuale personale di Ciancimino su altri fatti (per i quali dovrà doverosamente pagare i suoi conti con la giustizia), ma in compenso ci interessa fortemente le verità su questi fatti cruciali della nostra Repubblica, di cui Ciancimino è stato testimone diretto. La lettera di Di Tullio è piena di imprecisioni: si dice in più parti che organizziamo questo incontro per guadagnare nella vendita del libro. La UBIK da sempre organizza queste iniziative spinta da valori ideali che vanno al di là dei soldi. Ciancimino inoltre replica oggi a Di Tullio che ‘tutto il ricavato per gli autori del libro va in beneficenza’. Ricordiamo inoltre che generalmente non si va a vedere Ciancimino perché ‘abbiamo da imparare da lui’, o perché è ‘motivo di esempio o di fiducia’. A volte si partecipa ad un incontro pubblico per ammirazione ed empatia verso la persona (come in altri incontri della UBIK: Gramellini, Augias, Travaglio, ecc), oppure per desiderio di conoscenza, e per la conoscenza unica che la persona ha di fatti estremamente rilevanti (come nel caso di Ciancimino)”.

“Libera e UBIK hanno dato sempre voce a tutti, hanno promosso il dibattito, la conoscenza, il confronto, senza nessuna censura a monte, credendo e rispettando fermamente lo spirito critico dei cittadini, capaci in piena autonomia di valutare ciò che è degno di stima e ciò che non lo è. In merito invece al fatto che a Di Tullio ‘sarebbe piaciuto che Libera portasse nella nostra città altre persone’, forse il Segretario del PD non ricorda che la UBIK e Libera in questi anni hanno organizzato incontri con Ayala, don Ciotti, Caselli, Dalla Chiesa, Forgione, Spataro, Colombo, Impastato, e altri personaggi che hanno fatto della lotta alla criminalità il fine ultimo della loro esistenza. Nell’incontro al Chiabrera c’erano 2.000 persone (tre turni di tutto esaurito, dalla mattina con gli studenti al pomeriggio con la cittadinanza). Ci chiediamo: quali incontri, quali testimoni Di Tullio ha portato a Savona in questi anni su questi temi? E´ vero: la verità la accerteranno i giudici, ma stiamo arrivando a delle verità grazie proprio alle testimonianze di Ciancimino (considerate fondamentali anche dalla Procura di Palermo e dal Procuratore Antonio Ingroia). Per questo, per aver svelato le trame segrete della mafia, Ciancimino rischia la vita ogni giorno”.

“E ancora: lo scrittore Carlo Lucarelli tre giorni fa in prima serata su Rai3 (rete pubblica) ha realizzato la sua interessante puntata sulla mafia incentrandola sul libro e sulla intervista di Massimo Ciancimino. Si dovrebbe quindi dire che Lucarelli è stato inopportuno a coinvolgere in un canale pubblico un personaggio controverso, oppure lo si dovrebbe ringraziare per averci fatto conoscere nuovi fatti rilevanti sulla mafia? Ringraziamo il Comune di Savona che, benchè ovviamente sia distante dalle posizioni di Ciancimino, permette comunque l´esercizio democratico di concedere una sala (come già altre volte in passato) per far conoscere alla cittadinanza savonese l´importante testimonianza del personaggio chiave dei principali misteri politico-mafiosi del nostro paese”.

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