Savona. L’intenso freddo dell’entroterra savonese mette a dura prova la sopravvivenza della fauna selvatica e provoca una crudele selezione naturale.“Con il calo della temperatura, il bilancio energetico richiede infatti un aumento di cibo che, spesso, i soggetti meno intraprendenti, o già debilitati non trovano, andando incontro ad una morte dolorosa” scrive l’Enpa savonese.
Per questo la Protezione Animali savonese lancia un appello a quanti amano gli animali liberi, ad offrire loro cibo per far fronte alla penuria di risorse alimentari ed alla necessità di calorie supplementari. “Un modo civile per differenziarsi da tanti cacciatori che, approfittando della situazione, si recheranno nelle poche zone sgombre di neve per abbattere poveri animali debilitati ed affamati” scrive l’Enpa.Ecco il menu per le varie specie di volatili presenti in città e nelle campagne: Cinciallegre, arachidi;Picchi, carne cruda; passeri e merli, pane secco sbriciolato e piccole granaglie; merli e pettirossi,croste di formaggio tagliate a piccoli cubetti; tordie storni,frutta fresca; fringuelli e capienre, semi di girasole, fiocchi di cereali, dolci sminuzzati; colombi e tortore granaglie e riso.
L’Enpa ricorda però che occorre scegliere attentamente i siti di somministrazione del cibo, per evitare di disturbare o danneggiare le proprietà altrui.“Meglio non farlo da finestre e balconi e recarsi invece in giardini, parchi pubblici o addirittura ai margini o all’interno di campagne e boschi o lungo i torrenti” scrive la Protezione Animali. A coloro che obbiettano che bisogna lasciar fare alla natura, l’Enpa risponde di cominciare coerentemente ad applicare il concetto a se stessi.