Cronaca

Inchiesta spiagge, il Riesame esamina l’istanza di dissequestro per i contanti

Savona Tribunale

Savona. E’ stato discusso nel pomeriggio di oggi, per la seconda volta, dal Tribunale del Riesame di Savona, il sequestro probatorio dei contanti (circa trentamila euro), trovati in casa di Gian Emanuele Fracchia e Giancarlo Capasso (società “Alta Marea”), due degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulle spiagge di Alassio, disposto dalla Procura di Savona. Il procuratore capo e il pm Maria Chiara Paolucci avevano disposto nuovamente, nelle scorse settimane, il sequestro dei soldi dopo che i giudici avevano deciso, su richiesta del difensore degli indagati, di revocare la misura.

A seguito di quel provvedimento è arrivata una nuova richiesta di dissequestro al Tribunale del Riesame (formato dai giudici Giovanni Zerilli, Marco Canepa e Francesco Meloni) che si è riunito oggi per esaminarla e per prendere una decisione in merito avrà tempo fino al 3 dicembre (venerdì). La Procura, a sostegno della propria decisione, ha presentato al Riesame un memoriale di 4 pagine nel quale, per punti, sono state spiegate le ragioni che hanno spinto i magistrati a decidere di sequestrare i contanti.

Fracchia e Capasso si sono giustificati fin dal primo momento spiegando che quei soldi erano destinati al pagamento degli stipendi di altre società gestite da loro gestite. E’ probabile che anche stavolta confermino questa tesi nella speranza che il Riesame decida ancora una volta di dissequestrare i beni. Nel frattempo l’inchiesta sulle spiagge prosegue a ritmo serrato: dalla Procura nulla trapela sugli sviluppi ma gli inquirenti ribadiscono di essere costantemente impegnati su questo fronte.

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