Cenone di Capodanno, Coldiretti stima una spesa di 2,7 miliardi

cenone

Per il cenone di Capodanno gli italiani spenderanno a tavola circa 2,7 miliardi di euro nelle case o fuori nei ristoranti, negli agriturismi e nei locali appositamente allestiti. E’ quanto stima la Coldiretti per la festa di fine anno durante la quale cotechini e zamponi battono salmone, ostriche e caviale e lo spumante italiano vince nettamente con il 98% dei brindisi nazionali.

Nonostante la forte variabilità di spesa tra quanti hanno deciso di trascorrere la notte più lunga dell’anno tra le mura domestiche e quanti hanno preferito rinunciare a cucinare, a farla da padrone in tutte le tavole – sottolinea la Coldiretti – sono, insieme allo spumante, i piatti della tradizione con il consumo di circa 5 milioni di chili tra cotechini e zamponi che sono serviti in tavola insieme ad oltre un milione di chili di lenticchie.

Particolarmente ricercate quelle di Castelluccio di Norcia (IGP) – precisa Coldiretti – ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessano (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), molisane (Molise), di Villalba e Ustica (Sicilia) o le altre umbre. Se in Emilia Romagna la festa è accompagnata dagli immancabili tortellini, nelle tavole della Lombardia vincono i risotti, mentre in Piemonte sono gli agnolotti a farla da padrone e gli spaghetti – aggiunge la Coldiretti – sono i più gettonati in tutto il Mezzogiorno, tranne in Sardegna dove è il momento dei classici gnocchetti.

Da segnalare il ritorno della polenta, considerato un piatto povero ed economico anche se il costo varia di molto a seconda dei prodotti che l’accompagnano: carne al sugo, con formaggi, funghi e verdure, cacciagione ma in Veneto è molto diffusa per Capodanno la polenta e baccalà.

Per la scelta del luogo dove trascorrere l’ultima notte dell’anno, particolarmente gettonati sono gli agriturismo, scelti soprattutto dai giovani. A incoraggiare le presenze – conclude la Coldiretti – è anche la sostanziale stabilità dei prezzi per i cenoni che la maggior parte delle aziende ha mantenuto invariati rispetto allo scorso anno.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.