Cronaca

Savona, “punizioni collettive” all’Alberti: gli studenti scendono in piazza

Savona. Altro che andare “non più di uno alla volta in bagno” e “non più di due in ricreazione”: questa mattina gli studenti dell’Istituto Alberti (sezione del Boselli) si sono presentati tutti in massa davanti alla scuola dopo un corteo di protesta interamente “dedicato” al loro preside e alle sue contestatissime direttive. Quelle che seguono i fatti accaduti il 3 novembre scorso quando, durante un intervallo, alcuni ragazzi si sono spintonati rompendo, forse accidentalmente, parte di un muro in cartongesso e scatenando così le ire del preside che punisce non solo loro, ma l’intero istituto.

Divieto di accedere più di uno alla volta all’unico bagno dell’istituto (che conta 400 studenti), e di uscire più di due contemporaneamente dalle classi durante la ricreazione: questi i provvedimenti contestati e che fanno sì che i ragazzi rischino una nota ogni volta che li infrangono. Di qui, la protesta degli studenti: ieri, “reagendo” al confinamento nell’aula durante la ricreazione, e oggi con un corteo a dir poco chiassoso e che ha reso necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine.

“Le decisioni del nostro preside sono inaccettabili – dicono Francesco e Gianluca, due studenti dell’istituto geometri -. Chi ha rotto il muretto pagherà, ma non è giusto che ci vada di mezzo tutta la scuola. Continueremo questo sciopero ad oltranza, anche i professori sono con noi. Il preside ha dimostrato di non volere il dialogo per cui non possiamo fare altro”.

Poco dopo, però, il contestatissimo preside viene raggiunto telefonicamente dai ragazzi. Nonostante la protesta, nemmeno il dirigente scolastico sembra voler fare un passo indietro. Un risultato, comunque, lo si ottiene: alle 11 ci sarà un atteso faccia a faccia in istituto.

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