Il maltempo incombe sulla Riviera e sale la tensione nelle zone già duramente provate dall’alluvione dello scorso 4 ottobre. Questa mattina, intorno alle 9,30, a Varazze i vigili del fuoco sono intervenuti per liberare alcune cantine allagate nella zona di San Nazario.
Le mareggiate della notte hanno ostruito con vari detriti il normale flusso del vicino torrente e le acque del rivo hanno oltrepassato gli argini allagando gli scantinati di tre palazzi e di un albergo che devono fare i conti con circa 60 centimetri d’acqua. Per la mareggiata, inoltre, i pescherecci del porto di Savona sono rimasti a terra e per ragioni di sicurezza sono stati rinforzati gli ormeggi anche nei porticcioli di Varazze e Loano. A Varigotti, infine, si registrano allagamenti di alcuni garage sul lungomare.
Un cielo minaccioso, dunque, che non promette nulla di buono. E questo proprio nel giorno in cui presso il Palazzo della Regione Liguria è stato indetto un tavolo straordinario per discutere i criteri di erogazione e suddivisione dei fondi tra i territori coinvolti nell’alluvione. A fronte dei 10 milioni di euro erogati dalla Protezione Civile, di cui 7 per le emergenze e 3 per i privati, gli enti ne richiedono almeno il doppio. Ed è la provincia di Genova ad aver presentato il “conto” più alto. Il timore, espresso più volte anche dal sindaco di Varazze, Giovanni Delfino, è che si profili una “guerra fra poveri” per accaparrarsi la cifra più alta. La volontà è quella di giungere ad un accordo condiviso da tutti. Sperando che dal “cielo” non arrivino altre brutte sorprese.