Loano. Viene “tirato per la giacchetta” da più parti ma, al momento, il suo obiettivo è uno solo: testare gli umori dei loanesi, invitarli a partecipare alla vita politica e ad interessarsi attivamente alla loro città.
Lorenzo Gotti, ex presidente del consiglio comunale di Loano, dimessosi mesi fa in aperta polemica con l’attuale amministrazione comunale, è considerato, ad oggi, l’ago della bilancia che potrebbe decidere le sorti delle comunali 2011 nella cittadina roccaforte del centrodestra. La sua associazione politico-culturale, “Masgè”, ha già attirato l’attenzione degli schieramenti che silenziosamente si stanno preparando alla prossima sfida politica cittadina, a destra come a sinistra.
“Abbiamo avuto contatti sia con l’attuale maggioranza che con l’opposizione – dichiara Gotti – ma, ad oggi, non vi è nessuna prospettiva concreta. Il mio movimento è interessato ad un solo partito, fortissimo in Italia: ossia il partito degli astensionisti. E’ qui, tra coloro che si sentono delusi dalla politica, che bisogna lavorare, cercando di allontanare questa apatia e offrendo motivazioni concrete alla partecipazione attiva dei cittadini. Il mio gruppo è nato con un solo obiettivo: quello di coinvolgere le persone in un progetto volto ad offrire un’immagine nuova della politica, che deve essere fatta da persone perbene”.
“Da tempo serpeggia fra i loanesi un certo malumore, un ‘mugugno soffuso’ nei confronti degli attuali amministratori – continua Gotti -. L’assenza di Vaccarezza, impegnato nel doppio ruolo di sindaco e presidente della Provincia, è mal tollerata. E poi c’è la ‘questione morale’ che riguarda Loano come tutta l’Italia. Personalmente mi sento lontano dall’attuale amministrazione comunale: io ci ho vissuto ‘dentro’ e credo che non abbia mordente nè la capacità di fare, e per questo me ne sono allontanato. Le mie valutazioni dovranno comunque raffrontarsi con quelle degli appartenenti a ‘Masgè’. Ciò che critico all’attuale sindaco è anche di non aver voluto o saputo far crescere una personalità in grado di prendere il suo posto nel PdL. Senza contare il fatto che, comunque, qualsiasi nome deve essere benedetto da ‘altri’, il che è un altro limite”.
“D’altro canto, anche l’ipotesi di una lista civica allargata, avanzata da alcuni rappresentanti dell’opposizione, mi sembra in alto mare. Tutto dipenderà da chi aderirà a questo movimento. Ho ottimi rapporti anche con loro, penso che ci siano persone perbene e di buona volontà, ma non credo che, ad oggi, abbia la capacità di sconfiggere gli avversari, e questo anche perchè non ha saputo fare opposizione ‘dura'”, conclude Gotti che, in questo modo, sembra voler lasciare tutte le porte aperte.