Politica

Elezioni 2011, Pdl Savona: “Noi imbarazzanti? Semmai lo è la politica del Pd”

Pdl Popolo della Liberta

Savona. Si affilano le armi dei vari schieramenti in vista delle comunali savonesi del 2011 e, inevitabilmente, si infiammano anche gli animi politici. A scatenare le ire del PdL savonese ci ha pensato il segretario provinciale Livio Di Tullio che, nelle scorse ore, ha definito “imbarazzante” la situazione in cui si troverebbe il partito di centrodestra della città della Torretta.

“Abbiamo ascoltato le dichiarazioni di Di Tullio, il quale ritiene suo compito di buon samaritano quello di andare a dialogare con le forze centriste e moderate – risponde sarcasticamente il PdL, per bocca del suo coordinatore cittadino, Pietro Santi -. Il suggestivo e lodevole intento tende a nascondere che mai e poi mai un Pd sempre più aggrappato, per non affondare del tutto, alle varie scialuppe dipietriste, grilline, rifondarole, ecc, potrebbe avere punti importanti in comune con moderati e cattolici, salvo il solito ed ormai un po’ stantio, anti-berlusconismo (non dimentichiamo che tutta la classe
dirigente del PD locale è composta quasi all’unanimità da ex comunisti e lo stesso Di Tullio ne è l’esempio più eclatante). Per quanto riguarda l’imbarazzo, il segretario del Pd dovrebbe trovare forse molto più imbarazzante la situazione in cui le varie giunte di centro-sinistra, succedutesi dal 1998 ad oggi, hanno fatto piombare la Città di Savona”.

“Parliamo dell’imbarazzo di una città con un traffico sempre più paralizzato a causa di scelte scellerate ed irresponsabili, nella sistematica abolizione dei parcheggi, nella assoluta mancanza di nuove indispensabili infrastrutture – continuano i rappresentanti del centrodestra -. Parliamo dell’imbarazzo di una totale mancanza di visione di Savona quale Cittàcapoluogo, da parte delle suddette giunte, che la relegano sempre più al rango di cittadina medievale: mancano solo le mura, ma presto – con l’allargamento inconsulto delle zone
pedonali, senza preventiva creazione di parcheggi in posizioni strategiche – avremo anche quelle, sia pure virtuali. Parliamo dell’imbarazzo di una classe politica che, anziché difendere e sostenere il piccolo commercio tradizionale, ha permesso la diffusione sistematica di centri commerciali che hanno, di fatto, distrutto il tessuto economico delle piccole attività locali”.

“Parliamo dell’imbarazzo di una sempre più forte ghettizzazione di quartieri popolosi, come Villapiana, chiuso in un sistema viario assurdo e bloccato da una carenza di parcheggi, che appare la più grave della Città. Proprio il Segretario Di Tullio, allora assessore comunale, è uno de principali artefici della sciagurata nuova viabilità del quartiere di Villapiana che ha creato e crea quotidianamente disagi ai residenti. Parliamo dell’imbarazzo di un progetto che vorrebbe portare il primo parcheggio sotterraneo a Savona, in Piazza Mameli, ma che in realtà non farà altro che offrire nuove opportunità di investimenti immobiliari per i soliti ricchi – su suolo pubblico – senza che si tolga una sola vettura dalla superficie, anzi il saldo atteso sarà addirittura ed ancora una volta, negativo per il numero dei parcheggi realmente disponibili. Parliamo dell’imbarazzo di una Città che tanto ha regalato in questi anni ai grandi investitori del mattone, senza che a ciò corrispondessero proporzionali vantaggi pubblici: dove sono gli enormi oneri di urbanizzazione, che si sarebbero dovuti trasformare in opere
pubbliche infrastrutturali? Sono per caso andati a coprire la dissennata spesa corrente? Per quanto riguarda il colloquio con le forze moderate e centriste, non si preoccupi il segretario Di Tullio, il P.d.L. si occuperà di parlare con quelli che sono i suoi interlocutori naturali, per costruire insieme a loro, alle associazioni di categoria ed ai principali enti, una proposta per il riscatto di Savona da tanti anni di mal-governo o di non-governo del centrosinistra”.

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