Finale Ligure. “Recuperare il pieno accesso alle cure territoriali: fisioterapiche e rieducative del Ruffini” è il tema di un’interpellanza presentata dal Pcl di Finale Ligure.
“Fino al termine di ottobre – dichiara Matteo Piccardi, capogruppo del Pcl di Finale – bastava consegnare la richiesta del medico curante alla fisioterapista del Ruffini, e lei, senza dover passare per il Santa Corona, concordava le cure col paziente che venivano così espletate in breve tempo ed in modo efficace. Quindi tempi e metodi andavano incontro completamente alle esigenze del malato, tenendo perfino in considerazione gli orari del pullmino che collega Finale Ligure al Ruffini”.
“Ora invece – spiega Piccardi – occorre prendere l’impegnativa a Santa Corona per poi rivolgersi comunque alla struttura finalese, sviluppando come risultato per il malato tempi e costi maggiori e una cura più impersonale che non tiene conto delle piccole difficoltà di ciascun paziente, specialmente se anziano e con particolari difficoltà di deambulazione”.
“Altro vantaggio considerevole – prosegue – era la presenza in due giorni a settimana del fisiatra che faceva in loco i controlli necessari e prolungava nei casi urgenti la fisioterpaia e la riabilitazione, mentre ora di fronte alla necessità di ulteriori cure occorrerrebbe ricominciare il percorso dottore – Santa Corona – Ruffini”.
“L’amministrazione dovrà dunque impegnarsi per recuperare un servizio efficace e efficiente sul territorio, facendo le dovute pressioni e le giuste considerazioni presso il direttore generale dell’Asl e presso Checchia, primario di Santa Corona. La centralizzazione effettuata dall’Asl sembra creare soltanto un percorso burocratico non in linea con il diritto del malato”: questa in sintesi la considerazione del Partito Comunista dei Lavoratori, dopo avere raccolto il senso di smarrimento e le difficoltà denunciate da molti finalesi.