Economia

Vertice su Ferrania, la richiesta: “Che l’azienda faccia subito un passo indietro”

Cairo Montenotte. “Ferrania deve ritirare la procedura di mobilità nei confronti dei 225 dipendenti a rischio. Questo territorio è unito e sufficientemente arrabbiato anche perchè, oltre ai lavoratori che hanno pagato con 5 anni di cassaintegrazione, vi sono enti che hanno fatto pienamente la loro parte e che hanno investito credendo di avere un interlocutore serio: ecco, questo è il momento per Ferrania di dimostare di essere tale”: sono tutte racchiuse nelle parole del presidente della Provincia, Angelo Vaccarezza, le richieste sottoscritte in un documento congiunto dai rappresentanti dei Comuni che ieri sera hanno partecipato alla riunione straordinaria sul caso Ferrania. Ossia: che l’azienda faccia un passo indietro per permettere al territorio di mostrarsi compatto in sua difesa nella riunione romana del prossimo 11 novembre.

“Sarà una riunione difficile – continua Vaccarezza -. E’ per questo che l’azienda deve accettare la nostra richiesta e ritirare la procedura di mobilità. Non possiamo andare a Roma a tutelare e aiutare una realtà che genera disoccupazione. Questo è un punto fondamentale ed irrinunciabile”.

“Il territorio spera nella prosecuzione dell’attività di Ferrania – dice il sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano – e non vuole entrare in aperto contrasto con l’azienda. E’ vero anche, però, che se la proprietà non cambia idea, muterà il modo in cui gli enti hanno visto ed aiutato fino adesso questa realtà: l’hanno detto chiaramente sia la Regione sia la Provincia e, nel caso, anche gli enti territoriali si adegueranno in questo senso”.

Il territorio questa sera ha dimostrato di essere coeso – dichiara il segretario provinciale della Filctem Cgil, Fulvio Berruti -. L’azienda deve sapere che i sindacati non sottoscriveranno mai un accordo di mobilità per 225 lavoratori. Se deciderà di proseguire in questa direzione lo farà senza accordo sindacale”.

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