Economia

Tirreno Power, il sindaco Berruti: “Riconvertire i gruppi a carbone”

berruti

Savona. “Nel caso del progetto di Tirreno Power ci troviamo di fronte alla contrapposizione tra la tutela dell’ambiente e la tutela dell’occupazione. Questa contrapposizione esiste, ed è inutile cercare giri di parole. Quindi o si pensa che solo una di queste due esigenze vada soddisfatta oppure bisogna accettare l’idea di cercare un nuovo compromesso”. A dirlo è il sindaco di Savona Federico Berruti che parla a tutto campo della vicenda di Tirreno Power e della centrale di Vado Ligure.

“Io sono per cercare un nuovo compromesso tra occupazione e ambiente. E sono per cercare un compromesso che sia migliore di quello attuale. Perché non siamo all’anno zero e siamo nati, e viviamo, e i nostri figli vivono in un territorio dove il compromesso lo abbiamo ereditato. Il risultato oggi è che abbiamo molto degrado ambientale e poca occupazione” sottolinea Berruti.

“Il punto non è accettare un nuovo sacrificio ambientale in cambio di nuova occupazione. Qui da noi il punto è che a un grande sacrificio ambientale già subito si associa oggi poca occupazione, e in particolare poca occupazione per i giovani e pochissima occupazione intellettuale.
Quindi il compromesso attuale non funziona. E questo ha minato la fiducia popolare nei confronti delle istituzioni e della politica, ma anche delle imprese private”.

“I ricatti occupazionali sono irricevibili, soprattutto se provengono da grandi imprese ricche possedute da grandi gruppi ricchissimi. Su questo bisogna essere duri. Dobbiamo anche essere lungimiranti. Il benessere privato e il benessere pubblico dipendono nel lungo periodo dallo sviluppo economico. Dobbiamo quindi chiedere, incentivare, accompagnare un vero sviluppo economico moderno, che ha bisogno dei capitali e delle capacità delle imprese. L’obiettivo politico non è fare la guerra alle imprese, mandarle via. L’obiettivo è governare lo sviluppo facendo fare alle imprese, tra le cose che vogliono fare, solo quelle che migliorano l’impatto ambientale”.

“Da quando faccio l’amministratore locale, dal 2004, mi sono sempre opposto all’incremento della produzione di energia a carbone. Prima a Ferrania, oggi a Vado Ligure. Non è il carbone il futuro di questo territorio. Il carbone è il passato e il presente però e quindi con il problema dobbiamo fare i conti. Per ridurne l’impatto ambientale il più velocemente possibile”.

“Vedo tre priorità operative – conclude il sindaco nel suo intervento -.
La prima è quella di avere una chiara conoscenza pubblica della situazione dell’inquinamento, in particolare nelle sue componenti dannose per la nostra salute. La seconda è quella di imporre che per le attività esistenti vengano utilizzate le tecnologie migliori in termini di riduzione delle emissioni. La terza è quella di incentivare investimenti privati, oltre che pubblici, nella ricerca e nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Ho poca fiducia in questo Governo ma ho molta fiducia in questa Regione. Sono convinto che dobbiamo collaborare nei diversi ruoli con il presidente Burlando per perseguire questi obiettivi nei tempi più brevi possibili”.

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