Cronaca

Pedofilia, Zanardi replica alla Curia ed insiste: “I vertici della Chiesa sapevano”

Francesco Zanardi

Savona. Mentre prosegue il suo sciopero della fame, Francesco Zanardi, l’omosessuale savonese che per primo ha denunciato dei presunti casi di preti-pedofili nella Diocesi di Savona-Noli, ha voluto replicare alla Curia savonese che ieri, per bocca del suo legale Stefano Savi, aveva voluto rispondere punto per punto alle accuse che gli erano state mosse nei mesi scorsi.

“Ho letto quello che la Curia savonese ha dichiarato in risposta al ‘polverone’ che si era sollevato nei mesi scorsi. Riguardo a Nello Giraudo vorrei replicare, rivolgendomi direttamente al Vescovo, che anche don Rebagliati le segnalò alcune situazioni di vittime e testimoni. Anche Bof ne era informato e non solo: i massimi vertici della curia savonese sapevano bene, ma lei non volle mai indagare malgrado le vittime lavorassero in curia. Non escludo Monsignore che lei sia stato tenuto allo scuro di qualche situazione imbarazzante. Se ben ricorda le segnalai che prima del suo arrivo a Savona ci fu una riunione per decidere quali fossero gli argomenti da dire e quelli sui quali fare silenzio. Ignorò probabilmente anche quella” dice Zanardi.

“Riguardo a Domenic invito la Curia a leggere la sua scheda su internet nella pagina ufficiale dei preti pedofili segnalati nel mondo. Riguardo a Barbacini e a Cotta mi congratulo: era un intervento necessario. Per quanto riguarda un nostro incontro rinnovo, come fatto in precedenza, a lei e a Monsignor Giusto tutta la mia disponibilità” conclude Zanardi.

Anche Roberto Nicolick, ieri, ha voluto rispondere alla Curia che, attraverso l’avvocato Stefano Savi, aveva chiarito alcuni aspetti del caso che coinvolgeva suo fratello: “Per quanto mi riguarda, ora, conosco molto bene le motivazioni della fuga di mio fratello dal Seminario Vescovile. Ritengo, inoltre, decisamente impossibile che esistano solo ed unicamente dei registri amministrativi sui seminaristi. Vero è che per un impedimento non potei incontrarmi con il Vescovo ed avere l’elenco dei seminaristi presenti in Seminario in allora, ma nella telefonata che feci per scusarmi della mia assenza all’appuntamento, l’accordo era che il Vescovo mi avrebbe calendarizzato in futuro un ulteriore incontro”.

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