Depuratore ingauno, Provincia: “I fondi Fas non bastano, progetto più snello”

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Provincia. “Siederemo al tavolo della Regione per la depurazione delle acque nel ponente con la massima collaborazione istituzionale, tuttavia la nostra posizione non cambia: basta a logiche di potere e lavorare ad un progetto che costi di meno e che abbia un piano tariffario non gravoso sulle tasche dei cittadini di tutto il territorio provinciale. Se queste condizioni saranno rispettate la Provincia di Savona farà la sua parte”. Sono le parole del presidente della Provincia Angelo Vaccarezza che ha parlato così del tavolo convocato dall’assessore regionale Renata Briano sul depuratore consortile per il ponente savonese.

Anche l’assessore provinciale Paolo Marson precisa: “Siamo noi che con una lettera raccomandata abbiamo sollecitato la Regione e prendere iniziativa. Intanto l’ente regionale deve affrontare il problema dell’ATO, se si vuole procedere con una gestione unitaria, e poi se davvero, come dice, vuole proseguire sulla strada del progetto tracciato a suo tempo dalla Depuratore Ingauno srl posso dire con certezza che i 12 mln di euro dei fondi Fas sono insuffcenti, perchè ne servirebbero almeno altri 20 mln”.

“La Provincia continuerà a svolgere la sua attività di coordinamento per la depurazione, con l’obiettivo di arrivare ad un progetto eseguibile in tempi rapidi e con le reali risorse a disposizione” ha concluso Marson.

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