Cronaca

Albissola, recupero del “Casone”: consiglieri di minoranza scrivono al sindaco

Casone Faraggiana Albissola

Albissola Marina. I consiglieri comunali Luigi Silvestro e Furio Chiarbonello hanno scritto al sindaco di Albissola Marina per chiedere di di poter accedere alla pratica edilizia riguardante l’edificio monumentale “Casone Faraggiana”, ex istituto “Palazzolo delle Suore Poverelle”.

“Venuti a conoscenza che a marzo del 2010 è stato presentato da una società Srl con sede a Cairo Montenotte una istanza di Permesso di Costruire ad oggetto un Intervento Edilizio che prevederebbe il recupero e cambio di destinazione a soli fini residenziali del fabbricato storico denominato ‘Casone Faraggiana’, chiediamo con urgenza l’accesso a tutta la documentazione riguardante la pratica edilizia in argomento, al fine di avere una corretta e completa conoscenza dell’istruttoria in corso propedeutica alla eventuale approvazione da parte del Comune”.

“L’Ipotesi Progettuale presentata prevederebbe alcune modifiche interne ed anche ai prospetti esterni della monumentale facciata, per la trasformazione dell’immobile da centro vacanza a residenza con la realizzazione di 28 unità immobiliari. Premesso che il ‘Casone’ rientra tra i beni tutelati dal Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici e che il Lotto dei Terreni circostanti l’Immobile denominato “Casone Faraggiana” è stato dichiarato già dal 2008 dal Ministero dei beni Culturali tramite la Direzione Regionale Liguria, un bene di Interesse Storico Artistico Particolarmente Importante” spiegano i consiglieri.

“Siamo preoccupati che il rigurgito di nuove operazioni di espansione residenziale possano snaturare e compromettere un’area così ben definita e caratterizzante del nostro paesaggio e pertanto sollecitiamo il Sindaco ed il Vice Sindaco con delega all’urbanistica a procedere con prudenza e a vigilare affinchè non si approvino eventuali interventi urbanistico-edilizi che possano rischiare di andare a stravolgere la destinazione urbanistica attualmente vigente e a compromettere l’architettura e la facciata monumentale originaria del ‘Casone'” spiegano Silvestro e Chiarbonello.

“Ricordiamo a chi dovrebbe tutelare il nostro territorio che il vigente Piano Regolatore (PUC) prevede che gli eventuali interventi all’interno dei palazzi storici del complesso Faraggiana di cui fa parte il ‘Casone’, devono rientrare all’interno degli obiettivi pianificatori, i quali prescrivono come destinazioni e funzioni ivi ammesse quelle alberghiere e/o turistico-ricettive, servizi alle persone, servizi scolastico-didattici e/o culturali e solo in parte residenziale ma limitato a soli 1500 mq, mentre invece il volume dell’ex Istituto Palazzolo è di circa 4000 mq. Ci risulterebbe inoltre, che la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, con nota inviata al Comune il 05 dicembre 2009 prot. n. 20043, avrebbe dichiarata non conforme, a precedenti prescrizioni vincolanti trasmesse già nel 2007, la richiesta di autorizzazione al cambio di destinazione da centro vacanza a residenziale” concludono i due consiglieri.

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