Cronaca

Albenga, operazione antidroga dei carabinieri: 4 marocchini e 1 tunisino arrestati

Albenga. “Il Casolare dell’eroina”. Così i carabinieri di Albenga hanno ribattezzato un’operazione antidroga che ha visto finire in manette, nel pomeriggio di ieri, quattro cittadini marocchini e un tunisino. Si tratta di Samir Buganmi, di 23 anni, Hamidi Kalil, di 25 anni, Mostafa Benali, di 38, Abdellah Echelih, di 32, e Hicham Okba, di 28, tutti pregiudicati ed irregolari sul territorio italiano.

Ad arrestarli, dopo alcuni giorni di appostamento, sono stati i carabinieri in borghese del Nucleo Operativo di Albenga, coadiuvati dai “fratelli delle luci blu”, come vengono chiamati i colleghi che ogni giorno 24 ore su 24 perlustrano le strade cittadine. Il gruppo di magrebini aveva creato la propria “zona di lavoro” lungo il fiume Centa nei pressi della foce. Le segnalazioni di movimenti “sospetti” ai militari sono arrivate dai cittadini che di giorno passeggiano su quella che sarà la passeggiata a mare.

Dopo aver ricevuto le segnalazioni gli uomini “ombra” dell’Arma hanno quindi iniziato una serie di servizi di osservazione per verificare la presenza di spacciatori. Il comandante, il Tenente Michele Morelli, visto l’ambiente in cui dovevano operare i suoi uomini ha deciso, per dare meno nell’occhio, di far appostare due militari vestiti da pescatori, con tanto di stivali di gomma e canna da pesca, direttamente dentro il fiume. I due però a tracolla non portavano la sacca dei pesci ma le radio per comunicare con i colleghi.

Dopo due giorni di osservazione i militari hanno potuto appurare che la “banda” aveva sistemato la propria base all’interno di una casa abbandonata posta sull’argine sinistro del Centa. Il modus operandi era ormai collaudato: il tossicodipendente che voleva rifornirsi chiamava al telefono lo spacciatore che gli dava il via per raggiungere il casolare. Nello stesso momento dalla baracca uscivano altri tre componenti della banda che si posizionavano all’esterno per controllare che la zona fosse tranquilla. Una volta arrivato il via libera il “capo” del gruppo di spacciatori, Samir Buganmi (uscito dal carcere la settimana scorsa), andava a consegnare la dose al cliente. Il quinto membro della banda intanto, posizionato sul retro del casolare, confezionava le dosi per i clienti successivi.

Nella giornata di ieri i militari hanno deciso di entrare in azione. Un solo “pescatore” si è posizionato di guardia all’entrata della casolare mentre tutti gli altri uomini, in tutto una decina, lo hanno circondato. Alle ore 16.30 in punto il comandate dava il via all’operazione facendo irruzione all’interno del casolare sorprendendo i cinque mentre stavano confezionando le dosi per i prossimi clienti. La banda ha tentato senza successo di darsi alla fuga: in pochi minuti i carabinieri li hanno bloccati e ammanettati.

La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire denaro contate e altra eroina pronta per lo spaccio. I militari hanno anche bloccato due degli acquirenti che sono stati trovati in possesso di eroina. Nel frattempo sulla passeggiata si è formato anche un gruppetto di persone che alla vista dei Carabinieri con gli arrestati ha fatto partire un applauso liberatorio accompagnato dal grido “bravi e grazie per quello che fate”.

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