Savona. Il 95% dei lavoratori della Bitron si è detto favorevole all’accordo siglato dai Sindacati sul Contratto integrativo. E’ questo il risultato del referendum che si è svolto nelle giornate di lunedì e martedì nell’azienda savonese. “Sicuramente è un dato che conferma in modo evidente quello che nelle scorse tre assemblee di presentazione dell’accordo con i lavoratori era scaturito con la loro soddisfazione, ma la vera risposta e sigillo è nell’esito del referendum, metodo che la Fiom applica sempre come regola di democrazia che vincola ogni accordo” commenta Giorgio Bonorino della Fiom Cgil-Rsu Bitron.
“Ora è il momento di fare bilanci e riflettere sull’operato dell’Rsu composta al 90% Fiom Cgil che ha dimostrato in questi tre anni particolari e negativamente storici, di saper affrontare con responsabilità la ristrutturazione aziendale del 2008 con l’uscita solo volontaria dei lavoratori, oppure l’apertura delle liste di mobilità come accompagnamento alla pensione. Ristrutturazione che sarebbe stata il campanello di allarme della imminente crisi economica del 2009, che ha investito in modo particolare tutta la categoria” aggiunge Bonorino.
“Noi abbiamo fortemente voluto e ottenuto la gestione condivisa della crisi, e per tutto l’anno, con appositi incontri settimanali, abbiamo cercato di scongiurare l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria, utilizzando le ferie residue dell’anno precedente, per poi utilizzare gli armonizzatori sociali in maniera ponderata tale da spalmare il più possibile su tutto l’organico e non solo su certi reparti tale strumento, con la finalità di rendere meno pesante la riduzione del reddito dovuto dalla CIGO ma anche di garantire l’operatività delle aree tecniche di ricerca fondamentali per la ripresa dell’anno successivo” spiega ancora il membro della Rsu.
“Da qui abbiamo offerto una alternativa strategica alla dirigenza Bitron organizzando l’incontro con: Comune di savona, Spes e Università di Savona nell’ottica di portare avanti nuove sinergie per quello che sarà la Cittadella della Tecnologia di Legino ma anche quello di rendere utile la nostra esperienza di 26 anni nel settore automotive con il nostro Know how su ricerca-sviluppo e affidabilità prodotti. Nel 2010 eravamo a fine mandato ma quando i lavoratori ci hanno permesso di continuare la contrattazione ho capito che le richieste da noi avanzate erano esattamente la foto delle necessità dei nostri colleghi, quindi eravamo pronti e motivati ad andare avanti,una fiducia che ha premiato il lavoro ordinario e straordinario di questa rappresentanza, ma non solo” prosegue Bonorino.
“In questi anni abbiamo anche: fondato il circolo ricreativo dei lavoratori, messo le basi per la mutua integrativa complementare, attuato un piano di formazione gratuito per i lavoratori in orario di lavoro con permessi retribuiti che in tre anni ha formato più di 50 persone, costruito un ponte d’identità mediatica con amministratori locali e media che intendiamo portare avanti. Felici di esserci magari complicati la vita con progetti ambiziosi che abbiamo realizzato e altri che vorremmo sviluppare, ma anche gratificati dai lavoratori, che ci ripagano nettamente e ci ricaricano di nuove energie per quello che saranno gl’incontri futuri visto gli attuali scenari politico industriali non sono di certo dei più rosei” conclude il rappresentante della Fiom-Cgil.