Sanità nel ponente: fronte comune dei sindaci di centro destra

Ponente. L’autonomia amministrativa della sanità sull’asse Albenga-Pietra Ligure, l’estensione dei servizi nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, chiarimenti per il reparto di ostetricia presso il nosocomio ingauno, no alla politica degli accorpamenti di strutture complesse. Sono i quattro punti su cui i sindaci del centro destra del ponente savonese (Loano, Borghetto, Alassio, Ceriale, Albenga e Finale Ligure) hanno elaborato il documento comune sull’offerta sanitaria e ospedaliera necessaria per il comprensorio, in risposta alle decisioni assunte dalla Regione Liguria verso le quali sono state espresse forti critiche dagli amministratori di Pdl e Lega.

All’incontro, che si è svolto presso il Palazzo Comunale di Loano, hanno preso parte il Sindaco di Loano e Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, il Sindaco di Albenga e Presidente del Distretto Socio Sanitario n. 4 Albenganese Rosy Guarnieri, l’Assessore ai Servizi Sociali di Albenga Eraldo Ciangherotti, il Vice Sindaco reggente di Alassio Gianni Aicardi, il Sindaco di Ceriale Ennio Fazio, il Sindaco di Borghetto Santo Spirito e Consigliere provinciale Santiago Vacca, l’Assessore ai Servizi Sociali di Loano e Consigliere Provinciale Luca Lettieri, il Sindaco di Finale Ligure Flaminio Richeri, l’Assessore ai Servizi Sociali di Finale Ligure Gianmario Massazza, presidente del distretto socio-sanitario finalese, il Consigliere regionale e provinciale Marco Melgrati e il Consigliere regionale e coordinatrice provinciale del Pdl Roberta Gasco.

Sul primo punto dell’intesa raggiunta dal Pdl: “Siamo favorevoli alla creazione di una azienda sanitaria – ha dichiarato il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, da chiamare ‘Ospedali Riuniti Santa Corona e Santa Maria di Misericordia’. Sia per esigenze territoriali che per esigenze turistiche, sono necessarie tutte e quattro le strutture ospedaliere della provincia di Savona, garantendo efficenti servizi territoriali ai quattro distretti di Cairo Montenotte, Savona, Finale Ligure e Albenga, tutti e quattro organizzati in due aziende, Cairo con Savona e Finale Ligure con Albenga. L’albenganese e il finalese devono essere un’autonoma azienda sanitaria, con la garanzia dei servizi essenziali per il mantenimento della propria vocazione sanitaria: ovvero, una azienda sanitaria dislocata su due presidi”.

Sulla rianimazione dell’ospedale di Albenga: “È inammissibile disporre di una rianimazione part-time – ha evidenziato il Sindaco di Loano e Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza -, una cosa vergognosa da Paese del Terzo Mondo. Come promesso in campagna elettorale dal Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando è necessario e della massima urgenza attivare il servizio sette giorni su sette”.

Quanto al reparto di ostetricia e ginecologia per Albenga il documento si indirizza direttamente alla Regione che dovrà fornire spiegazioni sul perchè del suo smantellamento.

“Siamo pronti a presentare una richiesta di discussione in Consiglio regionale, con ordini del giorno e interrogazioni, alle quali inviteremo a partecipare anche i Sindaci del territorio, per dimostrare l’unità di intenti” ha dichiarato il Consigliere regionale Marco Melgrati: “Perché questa è una battaglia che siamo pronti a combattere senza tentennamenti”.

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