Savona. Tre arresti per furto aggravato in concorso messi a segno dai carabinieri del reparto operativo di Savona che ha smantellato un gruppo italo-albanese dedito ai furti in appartamento e di auto nel Savonese. Secondo l’indagine condotta dall’Arma Fatjan Docaj, albanese di 23 anni di Savona, Aleksander Ndreca, albanese di 23 anni irregolare e senza fissa dimora, e Angelo Cotugno, 59 enne di Pietra Ligure, nullafacente, sono i responsabili di cinque furti e di un tentato furto, reati perpetrati dal 3 al 17 settembre scorso. I tre sono stati bloccati questa mattina in via Cavour a Savona, anche grazie all’ausilio di un elicottero che ha permesso di seguire i movimenti della banda. Dopo una attività investigativa fatta di riscontri incrociati e pedinamenti dei tre sospettati, il ritrovamento di una delle auto rubate ha permesso una prima svolta nella ricerca dei responsabili.
Nell’ordine il primo furto è avvenuto il 3 settembre a Balestrino: in questo caso i tre sono riusciti a portare via preziosi e contanti, sempre a Balestrino quella stessa sera è stato registrato il tentato furto; l’8 settembre, invece, furto in appartamento a Laigueglia dove i tre hanno prelevato ad una coppia austriaca un Bmw X3 parcheggiata nel garage; l’11 settembre furto ai danni di un bar di Tovo San Giacomo; il 14 settembre è toccato a Varazze essere stata colpita dal trio criminale, con il furto di una Golf; il 17 settembre furto in un appartamento di Borgio Verezzi dove i ladri hanno prelavato anche una Mercedes, ritrovata poi a Savona. La refurtiva è per lo più composta da oggetti preziosi e denaro in contante, in parte restituita ai legittimi proprietari, così come le tre vetture rubate. Quando i tre sono stati bloccati stamane, a bordo di una Fiat Stilo nei pressi della Prefettura, la gente ha applaudito e stretto le mani ai carabinieri.
Stando a quanto riferito dagli stessi investigatori i tre erano pronti a partire, sentendo il fiato sul collo dei carabinieri. Non solo: i tre stavano pensando anche di addormentare i proprietari degli appartamenti in cui andavano “a far visita”, per evitare spiacevoli inconvenienti. I loro piani, però, sono stati interrotti dal blitz dei carabinieri che ha portato all’arresto dei tre. Nei confronti di Fatjan Docaj è scattato il fermo anche per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in quanto “gestiva” due ragazze rumene sulla piana albenganese.