Economia

Liguria, le famiglie savonesi sono le più indebitate

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L’indebitamento medio delle famiglie italiane è di 15.930 euro: a livello provinciale il record spetta a Roma, con 22.394 euro. E’ quanto emerge da un’analisi elaborata dalla Cgia di Mestre sull’indebitamento medio delle famiglie consumatrici, originato dall’accensione di mutui per l’acquisto della casa, dai prestiti per l’acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.

In Liguria le famiglie savonesi, sebbene sotto il dato medio nazionale, sono quelle più indebitati con una media di 13.669 euro (+664 € rispetto all’anno scorso) seguite dalle spezzine 13.386 euro (+834), genovesi 13.265 (497) e imperiesi 12.387 euro (+592€).

In Italia, rileva la Cgia di Mestre, l’indebitamento medio delle famiglie italiane ha toccato, nel dicembre del 2009, i 15.930 euro: rispetto al dicembre 2008, l’indebitamento medio nazionale è cresciuto in termini assoluti di 863 euro. A livello provinciale le ‘sofferenze’ maggiori sono a carico delle famiglie di Roma (22.394 euro), seguite da quelle di Lodi (22.218 euro) e da quelle di Milano (22.083 euro). Al quarto posto troviamo Trento (21.644 euro), di seguito Prato (21.442 euro), Como (20.695 euro) e via via tutte le altre. ”Le province più indebitate – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre – sono quelle che presentano anche i livelli di reddito più elevati.

E’ chiaro che tra queste famiglie in difficoltà vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, la forte esposizione di queste realtà, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente”. Altra cosa, aggiunge Bortolussi, ”è quando analizziamo la variazione di crescita dell’indebitamento medio registrato tra il 2002 e il 2009. Al di sopra del dato medio nazionale troviamo molte realtà provinciali del Sud. Ciò sta a significare che questo aumento è probabilmente legato all’aggravarsi della crisi economica che ha colpito soprattutto le famiglie monoreddito con più figli che sono concentrate in particolar modo nel Mezzogiorno”.

Ritornando all’analisi della Cgia di Mestre, a vivere con minore ansia la preoccupazione di un debito da onorare nei confronti degli istituti di credito o degli istituti finanziari sono le famiglie sarde, in particolare quelle residenti nelle provincie di Carbonia-Iglesias (7.486 euro), Medio Campidano (7.431 euro) e, infine, Ogliastra (5.784 euro). Il record della crescita del debito delle famiglie avvenuta tra il 1° gennaio 2002 (data dell’introduzione dell’euro) e il 31 dicembre 2009, invece, appartiene alla provincia di Caserta, che in questi 8 anni è stato del +137,4%. Seguono Chieti, con un aumento del 1326,1%, Taranto, con +131,3 %, Napoli, con +129,7% e Piacenza, con +129,5%. Chiude la classifica la provincia di Verbano-Cusio-Ossola, con il +45,2%. Sempre in questo periodo la crescita dell’indebitamento medio delle famiglie italiane è quasi raddoppiata: l’incremento è stato del +91,7%.

Nello stesso arco temporale, invece, l’inflazione a livello nazionale è cresciuta del +16,6%. Infine, dalla Cgia segnalano che, rispetto al 31 dicembre 2008, sono solo 2 le province che hanno visto diminuire il livello di indebitamento delle famiglie. Sono Parma (-137 euro rispetto l’anno prima) e Verbano-Cusio-Ossola (-461 euro).

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