Liguria a rischio marea nera, seconda in Italia per prodotti petroliferi movimentati

marea nera

E’ stata presentata oggi da Goletta Verde la classifica delle Regioni italiane più a rischio di marea nera. Prima, la Sicilia: con oltre 123 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi movimentati l’anno. Seconda la Liguria con quasi 65 milioni, terzo il Friuli Venezia Giulia (45), quarta la Sardegna (41), quinto il Veneto (31), sesta la Puglia (11), settimo il Lazio (9), ottava la Toscana (9), none le Marche (8) e decimi Abruzzo e Molise.

Ogni anno verso le coste italiane viaggiano ben 178 milioni di tonnellate di petrolio, quasi la metà di tutto il greggio che arriva in direzione dei porti del Mediterraneo, crocevia delle petroliere del mondo. Intitolato “marea nera”, il dossier di Legambiente fotografa la presenza di fattori di rischio connessi all’entità dell’inquinamento da idrocarburi sulle nostre coste. Emerge l’insufficienza delle attività di mitigazione di tale rischio messe in atto da 132 comuni costieri italiani.

L’Italia, affermano gli ambientalisti, è una delle nazioni al mondo più esposte al rischio di incidente ambientale connesso allo sversamento di petrolio: ha il primato del greggio versato nei principali incidenti degli ultimi 25 anni, ben 162.600 tonnellate di idrocarburi finite nei nostri mari dal 1985 ad oggi, la maggior parte (134 mila tonnellate) a causa del catastrofico incidente del 1991 della petroliera Haven nelle acque antistanti Genova. L’Italia, con 12 raffinerie, 14 grandi porti petroliferi e 9 piattaforme di estrazione off-shore, movimenta oltre 343 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi l’anno, a cui vanno aggiunte le quantità di petrolio e affini stoccati in 482 depositi. Il Paese inoltre è al centro di ben 10 rotte di traffici.

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