Finale Ligure. Il Circolo di Legambiente “Arene Candide” di Finale Ligure, interviene sulla vicenda Piaggio in merito all’operazione immobiliare con una nota in cui chiede alla società l’istituzione di una commissione congiunta con lo scopo di monitorare gli effetti dell’operazione urbanistica e verificare soluzioni costruttive ambientalmente migliorative.
“Siamo tutti consapevoli che è finita l’epoca del mattone a tutti i costi, l’offerta è cambiata e ormai sappiamo che esistono anche case brutte, in zone mal servite in un brutto paesaggio. La crisi finanziaria ha fatto il resto e chi cerca casa cerca anche il bello. Un’ anno fa i giornali aprivano la cronaca di Savona con titoli come “Il flop delle seconde case – Affitti in caduta: meno quaranta per cento. L’allarme degli agenti immobiliari”.
“Con queste premesse non è strano che la Proprietà Piaggio abbia la necessità di riconsiderare l’operazione immobiliare di Finale Ligure? Speriamo che da questa difficoltà scaturisca un’operazione coraggiosa che faccia sua la richiesta di Legambiente di abitazioni di qualità, secondo i più moderni criteri ecologici e non prefiguri invece una ulteriore riduzione dei servizi pubblici, previsti nel progetto a carico di Piaggio e che costituiscono ad oggi l’unica ricaduta positiva di questo intervento sulla città”.
“L’attuale progetto è già carente da questo punto di vista, dato che, in rapporto al totale dei servizi che per legge devono essere previsti nel progetto di ristrutturazione, pari a € 43 ml, la Piaggio ne finanzierà solo € 32 ml. mentre la rimanente parte è lasciata a carico della collettività (regione e comune). Considerato lo stato della finanza locale, è del tutto improbabile che si trovino risorse pubbliche per finanziare questi interventi, nessun soggetto ad oggi si è comunque impegnato in questo senso; se il progetto sarà quindi realizzato con le attuali volumetrie, ci ritroveremo un nuovo quartiere che nasce già con un deficit di servizi pubblici, anziché lo sbandierato quartiere “modello” che, al contrario, avrebbe dovuto compensare le attuali carenze di servizi della città”.
“Riteniamo che, qualunque sia la strada che si perseguirà per rimodulare l’intervento Piaggio e renderlo maggiormente appetibile agli operatori immobiliari, sia del tutto impensabile che questa contempli una ulteriore riduzione della quota parte dei servizi a carico della Piaggio: seguire questa strada significherebbe semplicemente riproporre il quartiere “dormitorio” degli anni ’60”.
“Il protocollo d’intesa sottoscritto tra Legambiente Piaggio e Sindacati il 5 Marzo 2009 e promosso da Regione Liguria e Comune di Finale Ligure, prevedeva l’istituzione di una commissione congiunta con lo scopo, tra l’altro di “monitorare gli effetti dell’operazione urbanistica” e “verificare soluzioni costruttive ambientalmente migliorative”. Anche per questi motivi tale commissione deve essere immediatamente attivata, anche se con più di un anno di ritardo, ed investita di un mandato più ampio che da un lato consenta di valutare la qualità e quantità effettiva dei servizi che la Piaggio dovrà realizzare e dall’ altro di verificare gli impegni sottoscritti (e già disattesi) dalla Piaggio in sede di Accordo di Programma, quali la presentazione del progetto delle opere di urbanizzazione entro il 27/05/09 e l’inizio della costruzione dello stabilimento di Villanova entro il 05/08/09 dell’accordo di programma)”.