Finale Ligure. Si è svolta a Pila, in Valle d’Aosta, la quinta prova della “iXS European Downhill Cup”. I concorrenti si sono sfidati lungo la pista Du Bois, un tragitto di 2700 metri, impervio e spettacolare.
Prime a chiudere la gara tra gli Elite sono state le donne. Ordine inverso di partenza rispetto ai tempi delle prove cronometrate del giorno prima. Si è dovuto comunque attendere proprio la discesa dell’ultima ragazza per festeggiare la vincitrice. Del resto, Miriam Ruchti ha interpretato alla maniera giusta il suo ruolo di leader del circuito. Perfetta in ogni metro di gara, traiettorie studiate a fondo, accelerate nei punti più tecnici, e per questo Elisa Canepa, che davvero ci ha messo il cuore, non è riuscita nel colpaccio.
Il giorno precedente in prova la finalese si era trovata un’atleta ferma in pista, perdendo una manciata di secondi utili e piazzandosi terza con il tempo di 5’12″395, alle spalle di Miriam Ruchti e Sandra Ruebesam.
Nella prova finale Canepa ha guidato da manuale, sfoggiando la maglia tricolore. È scesa per terzultima, giusto il tempo di sedersi sulla “hot seat” del leader provvisorio, fino a quando la Ruchti non ha bruciato il suo tempo. Ma il secondo posto della finalese è importante e significativo, perché in Italia la tradizione della downhill non ha grande storia. Sul podio si è accomodata anche un’altra svizzera, Jolidon Sidonie, terza. Erano in molti a puntare anche su Alia Marcellini, ma dopo il quarto posto nelle qualifiche di ieri oggi ha chiuso in sesta posizione, che non è male.
Nella gara maschile ill campionissimo francese Nicolas Vouilloz non ha potuto gareggiare dopo aver rotto il suo mezzo, ma ha portato uno dei suoi pupilli, Julien Camellini, che aveva una gran voglia di dimostrare il suo potenziale dopo la brutta frattura alla mano. E il transalpino non ha deluso le attese. E’ letteralmente volato sulle difficoltà: sapeva bene che sulla sua pista Suding era difficile da battere. Il secondo posto l’ha centrato Marcel Beer con una gara perfetta, a soli 2”2 dal vincitore e contro il quale nulla ha potuto Marco Milivinti, che si è guadagnato comunque un onorevole terzo posto. Milivinti può vantare però di essersi messo dietro il campione australiano Shaun O’Connor, uno che mena anche in Coppa del Mondo e nel Mondiale, già campione del mondo Junior, e poi lo sfortunato Lorenzo Suding.