Albissola Marina. Tempesta all'”Orizzonte” e tempi bui per il “Soleluna Beach”, così come per altri locali della movida rivierasca, “sorvegliati speciali” di amministrazioni comunali per alcuni “puntigliose” e di cittadini per i quali la notte è fatta solo per dormire. Dopo la riduzione d’orario imposta al locale varazzino, colpevole di aver tenuto la musica ad un volume troppo alto, tocca ora alla discobeach albissolese fare i conti con i decibel “eccessivi”. A denunciare una situazione che mette in crisi gli addetti ai lavori è proprio uno dei gestori di locali di Albissola Marina, nonchè fondatore del gruppo targato Facebook “Funerale di Albissola Marina”.
“Il Comune – dice Giorgio Cazzante – ha applicato, per questa settimana, quanto previsto nel protocollo d’intesa tra i gestori dei locali, l’amministrazione comunale, e i comitati di ‘buon riposo’ cittadino, ovvero ha revocato la proroga di orario del ‘Soleluna Beach’ per questa settimana a causa delle elevate emissioni sonore, riducendo l’orario di apertura della discoteca dalle 4 alle 2 il martedì e il sabato, uniche serate gentilmente concesse. Non tanto come commerciante, ma come cittadino, mi sorge spontanea una domanda: cosa vuol fare Albissola? Si è parlato sui giornalidella situazione della nostra città prima dell’estate, quando il Comune minacciava di ridurre gli orari delle attività di svago e di ridurre quindi i servizi che fanno parte di un’ottica turistica intelligente, anzichè aumentarli e aumentare i controlli da parte delle autorità competenti. Mi sembra giusto che, arrivati ad Agosto, si possa iniziare a fare un bilancio di questa stagione corta e difficile”.
Nei primi giorni di giugno, infatti, è stato firmato un protocollo d’intesa tra amministrazione comunale e titolari di esercizi pubblici che prevede deroghe all’orario nelle serate di martedì e sabato grazie alle quali le discoteche possono chiudere alle 4 e gli altri locali alle 3 del mattino. In più, il protocollo, vede la partecipazione da parte dei gestori dei locali alla pulizia delle aree adiacenti, oltre ad un servizio di vigilanza nei parcheggi e una stretta collaborazione con le stesse forze dell’ordine a tutela dell’ordine pubblico. Guai a “sgarrare” però, soprattutto con i decibel eccessivi, pena la chiusura anticipata.
Continua Cazzante: “Senza parlare di imposte fisse, tra cui la Tarsu che per gli esercizi di somministrazione alimenti e bevande aveva raggiunto la modica cifra di 12,50 euro al mq., e senza parlare del ‘protocollo d’intesa’, in gergo comune ‘tangente’, che era stata chiesta per lavorare con due ore di proroga a settimana dalle 2 alle 3 il martedì e il sabato, di 30 euro a sera, quindi 60 euro a settimana, viene spontanea un’altra domanda: considerato che nessun locale ha aderito a questo accordo, tenendo l’orario di chiusura alle 2 ad eccezione del ‘Soleluna beach’, i soldi che sono stati versati da quest’ultimo, che fine hanno fatto? Il protocollo d’intesa prevedeva, dai soldi che i locali avrebbero versato, l’istituzione di tutta una serie infinita ed eccessiva di servizi (di cui, in un paese normale, si occupa l’amministrazione): vigilantes, gestione dei parcheggi (quali?), intensificazione dei servizi di sicurezza, intensificazione dei servizi di pulizia e nettezza urbana e della videosorveglianza. Eppure il locale in questione questi soldi li ha versati per ottenere la proroga di orario: che fine hanno fatto?
Il risultato qual è?”.
“Ad Albissola quest’anno girano solo ragazzini, ovvero coloro che non hanno mezzi per andare dove ci si può divertire. Si passano la serata a chiedere i documenti per verificare che l’età dei consumatori di bevande alcoliche sia superiore al limite previsto dalla legge, dopo la mezzanotte non c’è un’anima viva in giro, tranne qualche ubriaco o qualcuno che liberamente si fuma spinelli nelle zone più buie, tranquillo di non incorrere in controlli poichè non esistono. Tutto questo durante la settimana. Il week end, invece, coloro che si accontentano di una città che non è vero che non offre nulla, ma offre dei divertimenti ‘fantasma’ (qualche concerto che termina a mezzanotte, qualche lettura di poesie, qualche triste bancarella simil-venditori ambulanti sulla spiaggia e qualche vaso di ceramica di cui abbiamo tutti la nausea) vengono ad Albissola e per finire trovano sbarramenti di polizia e carabinieri all’altezza dei Prana quasi come se vi fossero in atto degli attentati terroristici. Nulla da dire contro i controlli da parte delle forze dell’ordine, anzi: da noi gestori (anche se forse non da tutti) sono sempre molto ben graditi, ma con un minimo di organizzazione potrebbero servire a qualcosa anche alla comunità, come ad esempio estenderli durante tutta la settimana come accadeva, ad esempio, gli anni scorsi in Piazza Rossello; e non uno sbarramento senza senso al sabato sera e basta”.
“I programmi musicali del mio locale hanno subito una riduzione del 100% per la stagione estiva; i programmi musicali e artistici delle discobeach a quanto pare non saranno portati a termine e anzi, molti colleghi che gestiscono altri locali hanno addirittura deciso di non effettuare nemmeno più il servizio di apertura serale. Ci tengo semplicemente, a nome mio e di tutti i colleghi commercianti del mio settore, che sia chiaro all’utenza e alla clientela che nonostante tutto continua a venire ad Albissola che, se il livello qualitativo delle iniziative dei locali cala, se le serate musicali sono state annullate o ridotte, e se soprattutto non c’è un servizio completo come invece succedeva gli anni scorsi, non dipende da noi; ma dalla poca tolleranza che è stata concessa e dalla mentalità ottusa della nostra amministrazione”.