Sport

Tirreno Power Riviera, Claudio Sacco: “Vado merita la categoria superiore”

Claudio Sacco

Vado Ligure. E’ stato il primo nuovo acquisto del Riviera Vado Basket e oggi Claudio Sacco, playmaker della Tirreno Power stagione 2010/11, si svela ai propri nuovi tifosi.

Claudio sarà il nuovo numero 20 del Riviera Vado Basket. Qual è stato il percorso che lo ha condotto in Liguria? “Il percorso non è stato troppo lungo – spiega -. Sono stato contattato alla fine del campionato scorso, sapevo che non sarei rimasto a Piacenza, per cui, quando ho ricevuto la prima chiamata di Marcello Ghizzinardi e poi quella di Marco Bernardi, che mi hanno spiegato il progetto, sono stato subito convinto dalle loro parole. Non ho avuto contatti con altre squadre perché sono stato sin da subito sicuro della mia decisione: mi è bastato sapere della bontà del progetto e del buon nome della società”.

Riguardo allo stato d’animo ad una ventina di giorni dall’inizio del raduno e alle aspettative riguardo alla nuova avventura, Sacco dichiara: “Sono un po’ emozionato, come tutte le volte che cambio squadra ed inizio una nuova avventura in un posto che non conosco. Mi aspetto che la squadra faccia bene, di fare un buon campionato seguendo le aspettative della società. Dal mio punto di vista voglio lavorare e fare bene, impegnandomi seriamente. Mi ricordo di Vado quando era in A Dilettanti, ha avuto la sfortuna di retrocedere, ma è una società che merita la categoria superiore e noi lavoreremo per questo”.

Dal punto di vista delle doti cestistiche, Sacco si descrive così: “Non sono un play puro che gestisce i tempi, sono molto più sanguigno. Fino ad oggi ho sempre creato una sinergia con il pubblico al quale ho dato, ma dal quale ho anche preso tanto, perché sono una persona che riesce a trarre energia dall’ambiente caldo. Spero di creare tutto questo sia con il pubblico, che con i miei compagni, e di riuscire a formare tutti insieme una cosa sola, in modo tale che tutti i nostri avversari, quando arriveranno a Quiliano, si ritroveranno a che fare con la nostra grande atmosfera”.

Dal punto di vista umano, il play la vede in questo modo: “Sono sempre andato d’accordo con tutti i miei compagni di squadra. Quando gioco penso di dare tutto quello che ho, sono sereno, mi piace che si lavori insieme. La cosa più importante di uno sport di squadra è proprio il gruppo con cui lavori e questa è una cosa sulla quale non transigo. Per il resto credo che darò modo a tutti di conoscermi durante la stagione”.

Durante la sua carriera Sacco ha viaggiato dal nord al sud della penisola. In merito alla pallacanestro italiana, Sacco esprime il suo giudizio: “Secondo me, nonostante quello che si dice in giro, alcuni ragazzi italiani si meriterebbero più spazio di quanto non abbiano avuto fino ad ora. In A e in B Dilettanti militano ottimi giocatori che non hanno avuto le giuste occasioni per dimostrare tutte le loro capacità, ma che le meriterebbero. Adesso è un periodo di riforme che cercheranno di garantire più visibilità ai giovani del nostro paese, vedremo se saranno formule vincenti. Il livello tra nord e sud è buono, c’è differenza per quanto riguarda il clima che incontri nei palazzetti, ma in generale il livello è abbastanza omogeneo e credo che ci si divertirà moltissimo a vedere le partite”.

“La più grande emozione in assoluto che ho provato nella mia carriera – afferma in conclusione Sacco – è stata la promozione con Omegna l’anno della B2: ero capitano e li ho vissuto ben cinque anni della mia carriera. Ho vissuto un’altra promozione, quella dell’anno scorso, che è stata bella, ma più che una grande emozione, è stata quasi una liberazione, forse perché tutti se la aspettavano e potevamo solo vincere. Per il futuro spero di regalarmi tante vittorie, è vero che si dice che l’importante sia partecipare, ma si sa che ci si diverte molto di più quando si vince e io gioco proprio per quello”.

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