Il problema dei rifiuti al centro di due interrogazioni in consiglio regionale

Regione Sede Genova

Regione. Armando Ezio Capurro (Noi per Claudio Burlando) ha presentato un’interrogazione sulle “soluzioni per fronteggiare l’emergenza rifiuti che concerne tutta la regione e non solo la provincia di Imperia e, in particolare, per sapere come si intenda e con quali tempi e in quali province, realizzare uno o più moderni impianti di trattamento finale dei rifiuti. Bisogna anche decidere quale organo sostituirà gli Ambiti territoriali ottimali (Ato). La Liguria è una delle poche Regioni che non ha impianti di trattamento finale dei rifiuti”.

Ha risposto l’assessore all’Ambiente e sviluppo sostenibile Renata Briano: “Quello delle discariche è un argomento complesso che riguarda la pianificazione della gestione dei rifiuti. Ad oggi il piano regionale prevede in ogni provincia una conclusione autonoma del ciclo, ma verrà portata in Consiglio una proposta di legge sulla attribuzione delle funzioni che erano delle Ato. Spingeremo la raccolta differenziata ai valori di legge. Un impianto di trattamento finale dei rifiuti è previsto dal piano della Provincia di Genova a Scarpino”.

Capurro ha replicato: “Emerge che oggi solo Genova ha un programma, mentre le altre Province o Ambiti non hanno progetti. Io sostengo ambiti più ridotti rispetto a quelli provinciali, in ogni caso spero che ci sarà a breve una proposta definitiva perché il trattamento dei rifiuti è una scelta che non si può prorogare”.

In merito all’i impianto di smaltimento rifiuti ad Imperia, Alessio Saso (Pdl) ha illustrato un’interrogazione sullo smaltimento dei rifiuti nella provincia di Imperia, chiedendo alla Giunta di “promuovere con urgenza l’adozione di un Accordo di Programma tra Provincia, Regione ed amministrazione comunale di Taggia che consenta di avviare un bando di gara per la realizzazione all’impianto di separazione con annessa discarica di servizio che costituirebbe un’importante e non più rinviabile soluzione al problema dei rifiuti della provincia di Imperia. In generale la Liguria è lontana dal risolvere il problema del ciclo dei rifiuti. Solo a Spezia si produce cdr, ma è  difficile da smaltire. L’unica soluzione che sembra aver preso piede in Liguria è la discarica. In cinque anni non si è risolto nulla e, per quanto riguarda Imperia, bisogna modificare la legge regionale che prevedeva gli Ato, poi svuotati dal Governo”.

Ha risposto l’assessore all’Ambiente e sviluppo sostenibile Renata Briano: “Non tutte le province sono allo stesso livello, è vero che la maggior parte dei sistemi provinciali si basa oggi sulle discariche, ma la differenziata è a livelli diversi nei comuni. I comuni imperiesi vogliono andare a vanti in modo associato sulla differenziata. Bisogna chiudere il ciclo nelle varie province. La nuova legge regionale per superare gli Ato è la strada principale da percorrere. Altro strumento è l’accordo di programma con enti locali. Stiamo lavorando coi tempi giusti partendo da una situazione di emergenza.” La replica di Saso: “Al di là della buona volontà dell’assessore, in Liguria la situazione è la stessa, a parte il fatto che ad Imperia le discariche sono private. Perché Scarpino ha accettato la spazzatura della Campania e non quella imperiese? Non si può andare oltre settembre senza aver delineato il punto di approdo.”

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