Cronaca

Finalmarina, commerciante bengalese pestato a sangue: tramortito da colpi di catena

Finale Ligure - luogo aggressione commerciante bengalese

Finale Ligure. Brutale aggressione a colpi di catena questo pomeriggio nel centro di Finalmarina. A farne le spese è stato un bengalese di 27 anni, A.M., in Italia da oltre dieci anni e commesso in un “indian shop” in vico Massaferro.

Nel primo pomeriggio il giovane ha aperto l’esercizio, di proprietà dello zio, accogliendo i primi clienti in cerca di articoli da regalo e da spiaggia. Ma intorno alle 15 si sono presentati quattro uomini, presumibilmente connazionali, che lo hanno subito minacciato chiedendo denaro.

Quando uno dei quattro ha tirato fuori una grossa catena, una cliente che al momento si trovava nel negozio si è data alla fuga. I malintenzionati hanno subito intimato al ventisettenne la consegna di tutto l’incasso e, alle rimostranze opposte, sono passati alle vie di fatto.

Il più robusto della banda ha strattonato il commesso, frugandogli nelle tasche dei pantaloni, poi lo ha scaraventato a terra e gli ha inferto violenti colpi usando una catena da bicicletta con tanto di lucchetto agganciato. Dopo aver ricevuto un vibrante colpo alla testa, il ventisettenne ha perso i sensi.

Gli assalitori hanno anche danneggiato il negozio, spaccandone le vetrate. Quindi, lasciando il malcapitato privo di conoscenza e insanguinato sul pavimento, si sono dileguati.

Trasportato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, il bengalese è stato sottoposto alle prime cure ed ha ripreso conoscenza. Gli aggressori gli hanno procurato varie fratture, un trauma alle vertebre cervicali e la ferita ad un ginocchio. La prognosi resta riservata.

Il giovane, pur in stato di shock, ha raccontato l’accaduto alle forze dell’ordine. Sono in corso indagini per rintracciare gli estorsori e ricostruire l’esatta dinamica della “spedizione” intimidatoria.

Dai primi riscontri, sembra che gli autori del pestaggio perseguitassero i responsabili del negozio (zio e nipote) già da diverso tempo, con insistenti richieste di soldi, cercando di spillare in pieno stile malavitoso parte degli incassi commerciali. Nella comunità degli stranieri ponentini, A.M. è piuttosto conosciuto, anche per la sua frequentazione delle scuole serali di lingua italiana a Finale Ligure.

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