Cronaca

Violazione codice su protezione dati personali: 4 mesi a esercente savonese

aula tribunale

Savona. Quattro mesi di reclusione, oltre al risarcimento alla parte civile. E’ questa la condanna inflitta per la violazione di un articolo del codice in materia di protezione dei dati personali dal giudice Francesco Meloni, questa mattina, in Tribunale a Savona, a C.M., titolare di un noto negozio di telefonia mobile savonese.

Più precisamente l’esercente ha violato l’articolo 167 quello relativo al “trattamento illecito di dati”. L’episodio risale all’agosto 2004 quando il commerciante ha venduto una sim telefonica ad un cliente. Per errore al nome dell’utente, C.Z., un carabiniere savonese, sono state associate due schede telefoniche anziché una sola. La seconda di queste utenze però è stata venduta ad un’altra persona che l’ha utilizzata in un cellulare rubato.

Vista la regolare denuncia del proprietario del telefono in questione le forze dell’ordine hanno fatto delle verifiche per risalire al proprietario della sim utilizzata nel cellulare rubato. A quel punto la sorpresa: la scheda risultava essere intestata al carabiniere che, ovviamente, era estraneo al furto e che però si è ritrovato ad essere indagato per ricettazione.

Una volta chiarito l’equivoco il titolare del negozio di telefonia ha così dovuto rispondere della violazione in materia di trattamento dei dati personali. Il carabiniere, assistito dall’avvocato Massimo Badella, costituitosi parte civile nel processo, ha quindi ottenuto un risarcimento danni per l’accaduto. L’esercente, difeso dall’avvocato Gianfranco Nasuti, non ha invece potuto fare altro che “incassare” il verdetto del giudice.

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