Economia

Vaccarezza: “Su Tirreno Power il Pd ha mentito”

Angelo Vaccarezza

Provincia. “Ancora una volta si evidenzia come il centrodestra, in totale coerenza, affermi, sia prima che dopo le elezioni, gli stessi principi e le stesse idee. Diversamente accade con il centrosinistra che ha, per abitudine, quella di dichiarare determinate cose, con l’unico scopo di raccogliere voti, per poi ribaltare diametralmente quelle stesse posizioni, sposando infine ciò che il centrodestra sosteneva prima delle elezioni”. Inizia così la dura presa di posizione del presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza sull’ampliamento di Tirreno Power a Vado Ligure, con diretto riferimento alle esternazioni del consigliere regionale del Pd Nino Miceli che aveva affermato la possibilità di trattare con l’azienda a patto di una riduzione delle emissioni: “Quando ho affermato che non si poteva non aprire un tavolo di confronto con Tirreno Power ed era necessario avviare un percorso volto ad ottenere un reale e concreto miglioramento della situazione ambientale della Valle di Vado, sono stato duramente criticato dal partito Democratico. Quello stesso partito Democratico che ha fatto passare risoluzioni ed ordini del giorno in cui si diceva NO alla centrale a prescindere, che ha fatto un convegno nelle sale del palazzo provinciale in cui si diceva NO all’ampliamento di Tirreno Power, che ha tappezzato la nostra Provincia di manifesti con il simbolo del Pd e la scritta NO all’ampliamento di Tirreno Power”.

“Oggi, vinte le regionali, non solo dice esattamente il contrario di quanto sostenuto in campagna elettorale ma, guarda caso, ripete le mie stesse precedenti dichiarazioni, ovvero: bisogna sedersi con Tirreno Power, aprire un tavolo di confronto e anche arrivare all’ampliamento se questo consentirà di ottenere un notevole miglioramento della situazione ambientale delle zone interessate dalla centrale” prosegue Vaccarezza.

“Registro il buon senso delle dichiarazioni di Miceli, ma mi permetto di sottolineare come, ancora una volta, siano stati carpiti i voti prendendo in giro la gente. Forse i loro elettori saranno ormai abituati a questi comportamenti, ma spero che la prossima volta, per votare la brutta copia, scelgano di votare l’originale, cioè noi” conclude il numero uno di Palazzo Nervi.

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