Sanità, al via le gare per l’acquisto di pacemaker ad alta tecnologia

medici ospedale

Regione. Partiranno a giugno le gare gestite dalle singole aziende sanitarie e ospedaliere liguri per l’acquisto di pacemaker ad alta tecnologia, sulla base delle richieste degli aritmologi presenti. Lo ha stabilito l’Agenzia sanitaria regionale in collaborazione con la sezione ligure dell’associazione italiana aritmologia e cardiostimolazione insieme alla rete di alta tecnologia del piano sanitario regionale nel corso di un recente incontro operativo per la gestione dell’innovazione per l’acquisto di pacemaker altamente tecnologici in Liguria. Una riunione da cui è emersa l’impraticabilità della centralizzazione delle procedure di acquisto per i prodotti più innovativi.

I cardiologici hanno stabilito che si deve separare ciò che è altamente innovativo da ciò che non lo è e che dovranno essere le singole aziende sanitarie e ospedaliere a procedere sulla base delle esigenze del paziente. Sono almeno 20 le tipologie di pacemaker altamente innovativi individuati. Modelli che consentono ad esempio di monitorare a domicilio i pazienti che da casa loro possono trasmettere direttamente al centro di riferimento i dati relativi al funzionamento del pacemaker e molti dati clinici riguardanti il loro stato di salute. In tal modo è possibile individuare in anticipo eventuali malfunzionamenti o disturbi clinici iniziali, evitando complicanze più gravi. Il passaggio successivo sarà quello di definire la corrispondenza tra il quadro clinico del paziente e le tipologie tecniche del pacemaker.

L’agenzia sanitaria regionale stima che la necessità di prodotti innovativi in cardiologia sia di circa il 40% del totale dei pacemaker. Per questo affinché sia economicamente sostenibile ricorrere all’alta tecnologia, da un lato serve ottenere condizioni vantaggiose nell’acquisto dei prodotti definititi di base e dall’altro elaborare in modo scientifico le indicazioni cliniche per i nuovi dispositivi. La gara unica di pacemaker effettuata lo scorso anno ha permesso la standardizzazione degli acquisti per i modelli definiti di base, utilizzati negli 11 centri di aritmologia presenti in Liguria, che rappresentano il 60% delle necessità. La gara unificata ha consentito di ottenere un ribasso medio del 40% stimato in 7.500.000 euro sui tre anni dal 2010 al 2012. Risorse liberate che potranno essere utilizzate per l’acquisto di pacemaker innovativi.

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