Regione, Rambaudi: “No ad indebolimento del welfare”

rambaudi

Regione. Proroga di un anno del piano sociale integrato in attesa di conoscere le risorse certe, messa a regime del servizio dei custodi sociali, sostegno alla rete dei coordinatori psicopedagogici degli asili nido per un lavoro comune di monitoraggio sul territorio e approfondimento del ruolo dei distretti in relazione alle politiche giovanili e agli interventi di contrasto alla violenza alle donne. Sono queste le proposte emerse al termine degli incontri tra l’assessore regionale alle politiche sociali, Lorena Rambaudi e i 19 distretti sociosanitari della Liguria.

Due mesi di faccia a faccia con tutti i sindaci, gli assessori del territorio, i gruppi tecnici, le rappresentanze delle aziende sanitarie e del terzo settore  per consolidare la rete istituzionale in un momento di crisi economica e avere risposte precise dal Governo in tema di risorse.

“Dai servizi sociali – ha spiegato l’assessore Rambaudi – sono emersi due forti elementi di criticità: quello dei minori inseriti in strutture per obbligo del tribunale che comportano una spesa di 90 euro al giorno in media a bambino, una cifra che rischia di far saltare il bilancio dei piccoli Comuni e quello della povertà e dei senza fissa dimora che solo a Genova ammontano a 2.000 persone. Temi a cui si aggiunge la richiesta di mantenere il sostegno alla non autosufficienza e alla disabilità”.

“I distretti hanno manifestato – ha concluso Rambaudi – una grande condivisione verso il metodo della partecipazione e la richiesta di rafforzare il sistema di welfare in un momento come questo di grave crisi economica invece che indebolirlo”.

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