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Crac San Michele e Villa Salus: patteggiano Delfino e Baietto

aula tribunale

Savona. Un anno e otto mesi oltre al risarcimento delle parti civili. E’ questa la pena patteggiata, davanti al giudice per l’udienza preliminare Emilio Fois, da Roberto Delfino, 60 anni, per il “crac” delle cliniche San Michele e Villa Salus. Delfino era imputato in concorso per bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali e truffa aggravata, insieme ad altre otto persone, tra cui Corrado Giorgi, ex amministratore unico delle cliniche, che aveva già patteggiato, il gennaio scorso, due anni e quattro mesi di carcere, dieci anni di inabilitazione dall’esercizio di imprese commerciali e di incarichi direttivi aziendali.

Questa mattina, insieme a Delfino ha patteggiato anche Alberto Baietto che è stato condannato al pagamento di un’ammenda di 6840 euro oltre al risarcimento di una delle parti civili, la Spingi Srl. Il giudice ha poi rinviato al 14 ottobre l’udienza per i restanti imputati della vicenda: Antonino Caltagirone (imprenditore edile e candidato sindaco alle elezioni comunali del 2005), Ida Boni, Paola Manca, Luciano Gerini, Concetta De Luca e Giampietro Tosa, accusati a vario titolo di concorso con le attività illecite di Giorgi.

Secondo il quadro accusatorio Baietto si sarebbe reso responsabile di numerose irregolarità nei libri contabili e non avrebbe avanzato la richiesta di fallimento della San Michele quando era necessario finendo per peggiorare la situazione finanziaria della clinica. Delfino avrebbe invece, in più occasioni, distratto somme di denaro delle due strutture. I curatori fallimentari di San Michele e Villa Salus, si sono costituiti parte civile per ottenere dagli imputati il risarcimento dei danni patrimoniali arrecati ai rispettivi creditori.

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