Cronaca

Conto corrente per Tomaso, il padre: “Grazie agli amici di Facebook”

Tomaso Bruno - in carcere in India

India. E’ stata presentata ieri all’Alta Corte ad Allahabad l’istanza di libertà su cauzione per Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, i due ragazzi, albenganese lui e torinese lei, accusati della morte del loro compagno di viaggio, Francesco Montis, durante un viaggio in India.

Dopo i continui rinvii – l’ultimo il 7 giugno scorso, giorno in cui avrebbe dovuto tenersi l’udienza rimandata poi per lo sciopero dei pubblici ministeri indiani – i genitori dei ragazzi cominciano ad “intravvedere” delle date “certe” per la discussione del processo fissata al 18 giugno. Per quanto riguarda invece la discussione della libertà su cauzione bisognerà attendere con tutta probabilità la fine del mese.

Intanto, il papà di Tomaso, Euro Bruno, accoglie con gioia l’iniziativa degli amici del figlio che, su Facebook, hanno lanciato una raccolta fondi e una serie di iniziative – con tutta probabilità una ad Albenga e una ad Alassio, anche se date e modalità sono ancora da decidere – per sostenere quella che considerano una giusta causa. Inoltre, è stato aperto un conto corrente in favore del 27enne albenganese detenuto da ormai 4 mesi nel carcere di Varanasi. “Ringraziamo tutti – dice Bruno -. Ci fa molto piacere ricevere un aiuto economico in questo momento, visto che sia noi che la famiglia Boncompagni, stiamo sostenendo spese processuali davvero onerose. So che a breve questi ragazzi renderanno note le coordinate del conto corrente e daranno vita ad una serie di iniziative per Tomaso e Elisabetta. Il nuovo rinvio dell’udienza ci aveva lasciato molta amarezza, ma il fatto che il prossimo appuntamento sia stato fissato al 18 giugno ci fa pensare che il ‘carattere d’urgenza’ del processo sia stato mantenuto. Non vediamo l’ora di riavere nostro figlio a casa”.

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